Nuovo pomeridiano di Amici, lasciate alle spalle liti fra professori e professionisti, fra gare a tema e cover, ecco le nostre impressioni sugli allievi:
Petit: gran bel testo, dedicato alla mamma, scritto su Fasma. Semplifica la struttura del pezzo, trasformando la canzone in una ballata molto dolce. 7+
Holy Francisco: si immedesima in un pensiero femminile dopo un rapporto d’amore. Sul ritornello si notano tutti i suoi limiti canori, ma nelle barre che ha scritto sfiora la sufficienza. 6-
Mida: sul pezzo più romantico di Ligabue “Piccola stella senza cielo” dimostra la sua grande capacità nello scrivere i brani, parlando delicatamente di un problema alimentare come l’anoressia. 7.5
Ayle: iniziare a fare cover con “Heroes” di David Bowie denota incoscienza o coraggio. Lui ci piace tanto, ma in questo caso ci sembra più la prima opzione. Con tante imprecisioni e un inglese non perfetto, apprezziamo solo l’intensità. 5.5
Mew: in “E dimmi che non vuoi morire” fa un tuffo nelle ballate degli anni 90, interpretandola alla vecchia maniera. Non ci ha emozionato, ma l’ha eseguita molto bene. 7-
Mida: di Neffa manca tutto in “Prima di andare via”, compreso lo stile unico a cui è difficilissimo approcciarsi senza fare brutte figure. Piatta e un po’ lagnosa, ma Mida ha sempre una bella presenza sul palco, risultato delle sue passate esperienze nel settore. 5.5
Holden: dopo aver superato la prova Lucio Dalla e Mango, esegue brillantemente anche il pezzo di Lucio Battisti, emozionandosi e facendoci capire come entri tanto nelle profondità dei brani. Nella sua voce sentiamo tutta la speranza presente in “Il mio canto libero”. Anche quando sbaglia mira, centra sempre l’obiettivo. Stiamo parlando dell’artista più a fuoco di questa edizione. 8.5
Holy Francisco: canta “Stanza Singola” davanti a uno dei due che l’ha interpretata, facendo percepire un po’ di ansia che, però, non giustifica la brutta esibizione. Ripetiamo per l’ennesima volta che, far fare indie a un ragazzo che porta punk, è una grandissima contraddizione. 4
Lil Jolie: una canzone che ha segnato la storia di Sanremo e dell’Italia. Carica, intensa, struggente, Lil non ci fa percepire la differenza fra la sua voce e quella di Anna Oxa. Anche con lei “Un’emozione da poco” si rivela essere, in realtà, un’emozione da tanto. Al limite della perfezione. 9.5
Petit: piano piano Rudy prende sempre più coraggio nelle assegnazioni con questo ragazzo, spostandolo dall’urban napoletano ai pezzi cult dell’immaginario pop italiano. E fa benissimo perchè ci sorprende, sia con Pino Daniele che, oggi, con “Come nelle favole” di Vasco Rossi. Il suo essere romantico, unito al timbro graffiato (quasi sprecato nel genere che porta), sono una combo micidiale in questo brano. 9
Sarah: la Cuccarini la preserva sempre nel mondo teenager con la nota colonna sonora di Ellie Goulding “Love me like you do“. Anche se ci piacerebbe ancora venire spiazzati, come riuscirono a fare nel pezzo di Battisti. 7-
Stella: una brutta esibizione, che ci permette di risfoderare il termine degli anni ’50, “Urlatori”. Molto auto riferita, tende a voler mostrare le sue doti canore ed emozionali, finendo per darci l’effetto opposto nel pezzo di Malika Ayane. 4-
Matthew: “Paint it, black” ancora una volta piatta. È il rocker più rigido della storia di Amici (insieme a Luigi Strangis, che poi si spostò sul pop). Il potenziale c’è e speriamo sia solo un periodo di offuscamento. 4-
Holden: “Dimmi che non è un addio” può essere interpretata malinconica, delicata, straziante, dolce e, in ogni caso, è un tonfo al cuore. 8.5
Petit: lo abbiamo apprezzato sempre di più nel percorso cover. Ma continuiamo a pensare che la sua “Che fai” si perde fra tanti altri pezzi che richiamano questo stile. Gli streaming al momento ci smentiscono. 6+
Mida: rispetto a “Vita, terremoto”, “Rossofuoco” è molto più adatta allo stile di Mida. Una struttura moderna, ma con alle spalle un testo profondo e passionale. Il suo potenziale negli inediti è immenso. 8-
Davide ” Letargo” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.
Davide ” Letargo” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.
Davide ” Letargo” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker.
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