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Amici 2024, resoconto e pagelle della sedicesima puntata
Amici 2024 sedicesima puntata

Amici 2024, resoconto e pagelle della sedicesima puntata

Ultimo pomeridiano d’Amici per il mese di Gennaio. La scuola saluta il primo mese del 2025 con una gara cover, nuovi inediti e un provvedimento disciplinare:

 

Gara Cover

Jacopo Sol: di fronte a un capolavoro come “Hotel California” non fa una brutta figura sugli Eagles. L’attitudine e la voce per le vybes americane ci sono, ovviamente declinate nel pop. 7.5

 

Trigno: tende a essere molto teatrale su “Il mare d’inverno”, ma viene in parte giustificato dal testo di Loredana Bertè che è estremamente poetico. Nel complesso regge la ballad, pur non spiccando per doti interpretative. 6-

 

Antonia: delicata e costantemente dentro “Che cosa c’è” di Gino Paoli. Riesce a esprimere i vari colori dell’infatuazione: dal romanticismo all’ingenuità, fino al patimento nei confronti di un possibile rifiuto. 8

Amici 2024 nona puntata

Nicolò: cade su “Training season” di Dua Lipa. Soprattutto a causa dell’assegnazione completamente sbagliata. Il ragazzo ha molto talento, ma non spicca per doti performative e, al tempo stesso, l’uptempo di Dua Lipa non ha alcun guizzo per far emergere le sue capacità vocali. 4.5

 

Chiamamifaro: si confronta con un mostro sacro del cantautorato contemporaneo, Brunori Sas. Purtroppo sia per la giovane età sia per il modo d’interpretare, Chiamamifaro non riesce a dare lo stesso spessore a “Kurt Kobain“. Lo struggimento causato dalla doppia faccia del successo non è mai emerso, nemmeno nel ritornello gridato finale. 5.5

 

SenzaCri: risulta piccola di fronte alla grandezza di Lucio Battisti in “Amarsi un po’”. Una mezza delusione, dato che il brano sembrava alla portata delle sue capacità. Non riesce mai a dare dinamica al pezzo, appiattendo l’intera esibizione. 5

Amici 2024 sedicesima puntata

Mollenbeck: ci sono alcune cose da non fare, come assegnare una cover dei Beatles a un ragazzo che ha portato prettamente urban. Il risultato è una brutta figura su “Hey Jude“. Calante, carente d’intonazione e del tutto inadatto al contesto rock. 2

 

Luk3: in leggero miglioramento, facilitato dal romanticismo ligure di “Guasto d’amore”. Le barre inserite non stonano, anzi personalizzano il racconto, mantenendo fedeltà al significato originale. Il difetto grosso riguarda il tipo d’interpretazione, molto blanda. Un brano viscerale e sentimentale come quello di Bresh per Genova meritava del pathos maggiore. 5.5

 

Vybes: in piena comfort zone con Willie Peyote e “Le chiavi in borsa”, non sfigura con delle barre in cui sembra riferirsi a una lei, ma in realtà sta parlando di ansia che lo accompagna come se fosse la sua anima gemella. Ha spesso degli escamotages interessanti, deve solo lavorare sulla dizione e sulla respirazione per potenziare e rendere maggiormente accessibili i suoi messaggi. 6-

Amici 2024 quattordicesima puntata
Inediti

Luk3: scelta coraggiosa, nel decidere di cambiare l’inedito. “Valentine” sembra non rappresentare al meglio il suo momento artistico/emotivo e, quindi, sceglie di presentarsi al pubblico in un’altra veste. “Piangi”, finalmente, è una canzone vera, autentica e sentimentale. La sua ballad parte da immagini di tristezza cittadina, per poi arrivare alla propria difficoltà emotiva. Il ritornello è funzionale al bel significato del brano, il pianto come valvola di sfogo. Rimangono intatte le problematiche riguardo al modo di cantare e al timbro, ma almeno nel suo testo c’è un barlume di buona scrittura e d’intensità. 6-

 

SenzaCri: un altro uptempo urban che sembra essere la brutta prosecuzione di “Madrid”. Ancora difficoltà in una relazione tossica, ancora linee melodiche che cercano di essere dark ma non vengono supportate da alcuna profondità testuale. Il lessico è molto colloquiale, forse fin troppo se le atmosfere della sua “Tutto l’odio” vogliono essere oscure. Qualche spunto interessante riguardo alla figura del padre c’è, ma il brano ha l’enorme difetto di non valorizzare nemmeno il 5% delle potenzialità che ha il suo interessante timbro graffiato. 4-

 

 

 

Rudy Zerbi: Jacopo Sol e Antonia viaggiano da soli grazie al loro talento, ma le assegnazioni hanno enfatizzato i loro punti forti. Con Vybes azzecca spesso la canzone e la tematica, mentre maggiori criticità sembra averle su Chiamamifaro. Troppe esibizioni mediocri, probabilmente causate dalla difficoltà dei brani cantautorali. 6

 

Lorella Cuccarini: altalenante nella gestione degli allievi. Per quanto non del tutto riuscito, il tentativo Battisti-SenzaCri sembrava essere sensato, così come Bresh-Luk3. Il vero problema ha riguardato Mollenbeck, che è stato sotterrato da un brano troppo più grande di lui. 5.5

 

Anna Pettinelli: affossa completamente Nicolò con un’assegnazione suicida. Dua Lipa nulla c’entra e nulla può dare all’animo soul di Nicolò, anzi gli causa semplicemente una pessima figura. Anche Loredana Bertè per Trigno non da grandi risultati. 5

Scritto da: Davide Gazzola

Davide ”Koda” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.

Scritto da: Davide Gazzola

Davide ”Letargo” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.

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Davide ”Koda” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker.

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