Nuovo pomeridiano di Amici con un’eliminazione e le solite gare cover e sfide:
Nicolò: tecnicamente sempre sopra la media, anche con brani vocalmente non complicatissimi come “Nessun grado di separazione”, riesce comunque a metterci del suo con delle barre e dei falsetti molto ben eseguiti. A seguito delle critiche è stato portato a scrivere sulle cover, speriamo non diventi un’abitudine. 6+
Vybes: soliti problemi di gestione della respirazione e d’intonazione (che non vengono minimamente curati a quanto pare), ma fa crescere “Remedios” nella seconda strofa con uno storytelling che, a detta sua, è stato tratto da un libro. Spunto interessante che dimostra come il ragazzo sia ricco di contenuti e, soprattutto, sia in grado di metterli in metrica. 5.5
SenzaCri: troppo abuso di autotune, e anche molti problemi di dizione ci mettono in difficoltà nel comprendere le sue barre. Il timbro sarebbe anche interessante, ma finchè deve interpretare delle hits come quella di Sangiovanni o come “Cenere” di Lazza oggi, non riesce a trovare spunti per emergere dal punto di vista emozionale. 4
Chiamamifaro: sempre coraggiosa nel variare gli accenti, si lascia troppo andare, tanto che per riconoscere “Torn” dobbiamo aspettare il ritornello. Stravolge la canzone nella struttura ma non nella sua essenza, ben rendendo la delusione amorosa tipica dei sentimenti amplificati dei teenager. 5.5
Luk3: continuamente calante, con grandi problemi di respirazione e senza spunti di scrittura su “Ti raggiungerò”. Ermal Meta trova, però, il punto maggiormente critico, la mancanza d’identità nel suo modo di cantare. 4-
Diego: quanto meno credibile, nel suo modo molto teatrale d’interpretare “Una canzone per te”. Rispettoso dell’originale, non aggiunge barre o espedienti ritmici che sarebbero risultati di troppo su Vasco Rossi. Tuttavia ha un problema tecnico che si trascina dall’inizio della trasmissione, la gestione della dinamica, che lo porta ad appiattire tutti i brani. 5
Trigno: forse troppo struggente in una canzone che ricorda dei bei momenti passati come “Gli anni”. Tuttavia cattura per le variazioni metriche nelle strofe e anche per il timbro (il migliore dell’edizione insieme a Nicolò), che graffia nel ritornello. 6-
Chiamamifaro: sognante, leggera e speranzosa la sua “Perchè?”. Scrittura molto personale, ma anche molto ingenua, segno della sua giovane età. Probabilmente dedicata al suo più grande amore, ha il pregio dell’orecchiabilità. 6-
Nicolò: ballata elegante la sua “Non mi dimenticheró”, in cui riesce anche a dare registri diversi che sembravano molto lontani dal suo modo di cantare. 6-
Vybes: strumentale soul e tanto rappato, “Standard” è la canzone tematicamente più valida. Si indaga la tossicità dei social in un mondo in cui si tende a farsi vedere, piuttosto che a guardarsi dentro. 6-
Ilan: canta l’inedito più emozionante della scuola, “Mezzocielo”. Ha un ritornello fatto come si dovrebbe sempre costruire, aperto e diretto. Contiene l’esagerazione interpretativa che lo aveva limitato nelle scorse puntate e riesce ad arrivare dritto al cuore. 6+
Rudy Zerbi: sempre più fastidioso nel provocare continuamente la Pettinelli, anche quando non necessario, non riesce mai a fare un commento tecnico o costruttivo nei confronti dei ragazzi. Manca di competenza e anche d’educazione. Si limita ad assegnare brani funzionali alla buona resa dei suoi allievi, ma ci si aspetta di più da una cattedra istituzionale come la sua. 4
Lorella Cuccarini: sempre convincente nel rispondere a tono ad Anna Pettinelli e nel difendere Luk3. Tuttavia è indubbio che quest’anno abbia gravi problemi con i suoi ragazzi, che risultano tecnicamente i peggiori e anche i meno interessanti dal punto di vista artistico. 5
Anna Pettinelli: molto competente nel segnalare le mancanze degli altri allievi: Luk3 senza identità, le carenze dinamiche di Diego e i problemi canori di Vybes. Si fa rispettare, ma a tratti ritorna la vecchia brutta abitudine del parlare sopra e del non ascoltare. 6
Davide ”Koda” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.
Davide ”Koda” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.
Davide ”Koda” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker.
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