Ultimo pomeridiano prima del serale del talent. Puntata decisiva che chiude il bivio tra eliminazione e accesso alla seconda fase d’Amici:
Trigno: molto convincente con l’emotività di “Non avere paura”. Quando si tratta di ballad romantiche con un velo di malinconia risulta sempre molto centrato. 6.5
Luk3: meglio di qualsiasi brano latino portato nelle scorse puntate, ma con “Giovani wannabe” si resta fin troppo in superficie. In ogni cover che fa non emerge la sua personalità. 4
Vybes: non si schioda dai suoi soliti difetti anche nell’uptempo urban “Il mio amico”. Le barre sono interessanti, ma troppo ricche di concetti, tanto da risultare caotiche e mai troppo approfondite, ed è un esperto del settore come Fedez a fargli notare come si possa essere più chiari senza dover dare troppo peso solo al flow. 4
Deddè: anche per lui soliti errori che non vengono minimamente lavorati. Tutta la parte in inglese è molto interessante in “We don’t talk anymore“, riconoscendo al ragazzo una predisposizione al canto. Mentre le barre in italiano banalizzano la sua esibizione. I ragazzi si devono rendere conto che Geolier o qualsiasi altra ispirazione urban-napoletana esistono già, riproporle con gli stessi stilemi e anche gli stessi espedienti di produzione è controproducente alla loro credibilità artistica. 4-
SenzaCri: non facilitata dalla dinamica dell’originale “Wicked game“, tende ad essere troppo macchiettistica nel modo d’interpretare. Sofferente, ma in maniera troppo costruita ed enfatizzata. 5-
Jacopo Sol: la sua “Di tutti” è un passo indietro rispetto a “Complici”. Non sfrutta mai le sue capacità vocali, dando tanto spazio ai suoni acuti e troppo poco, invece, al suo graffiato. Anche il testo non è rivoluzionario, in quanto si parla di una relazione terminata. 6-
Nicolò: l’unico difetto di questo brano è che è molto legato alle sonorità di Marco Mengoni. Ma la sua “Cuore bucato” è vera, intensa e sentita. Le immagini sono ricche di dettagli e personalizzano la canzone con il vissuto di Nicolò, con la sua voce fuori dal comune che decora il pezzo di bellezza. 7
Chiamamifaro: non si snatura e mantiene la scrittura teen anche in “Leone”. In mezzo a tante ballad spicca la sua, dato che parla al cuore dei ragazzi. Il testo analizza tutti i treni che non passano, la forza dei sogni, il dolore degli addii di una qualsiasi ragazza che, come Chiamamifaro, è nata sotto il segno del Leone. 7+
Antonia: una con il suo talento e con la sua voce non può permettersi questo errore. La sua “Romantica” appartiene al mondo club degli ultimi pezzi di Elodie. Oltre a non essere credibile per lei, è anche un brano che musicalmente può avere vita per un massimo di un mese, per poi essere sostituito da un suo fax-simile. Partita come interessante quota R&B, il suo percorso nella scuola la sta portando al declino nel pop mainstream. 4
SenzaCri: evitabile la produzione elettronica, come se si potesse aggiungere qualcosa a “Il cielo in una stanza”. Tuttavia non cade nel solito errore di teatralità struggente, ma riesce ad esprimere il significato del brano, l’evasione di un rapporto passionale che porta 4 mura a diventare cielo. 6-
Deddè: l’emozione gioca un bruttissimo scherzo sia in “Pianeti” che in “Il primo amore”, con grosse imprecisioni vocali che rovinano le buone intenzioni interpretative. 4-
Luk3: per farlo accedere al serale è necessaria quasi una playlist, dato che si esibisce con “Malavita”, “Un autunno fa”, “Dispari” e “Faccio un casino”. Per onestà intellettuale raggiunge la sufficienza per l’aderenza delle barre all’originale dei Coma Cose, così come per l’interpretazione del brano di Giordana. Tuttavia tutto il resto risulta non al livello del serale: dalla voce, al modo di scrivere su gran parte dei brani, passando anche per la personalità artistica, che risulta essere inesistente. 4.5
Trigno: si esibisce con “Vita” ed “Era già tutto previsto”. Emergono sia i suoi punti critici legati alla tecnica vocale, che il suo punto di forza a cui appigliarsi, ovvero l’interpretazione sui pezzi cantautorali marcata dal suo graffiato. 5.5
Vybes: riscrive “La mia banda suona il rock” e interpreta “Testardo”.
È evidente che i difetti nemmeno nelle sue ultime settimane siano stati presi in considerazione nelle lezioni. Il flow è sempre lo stesso, la chiarezza negli extra-beat è poca e anche la dizione delle parole è rimasta uguale dall’inizio del programma. È l’artista più ripetitivo della scuola, e al serale questo sarà uno svantaggio enorme. 4-
Rudy Zerbi: prosegue la campagna contro Anna Pettinelli, eliminando Deddè e facendo penare Trigno fino all’ultimo. La sua coerenza viene, successivamente, smontata ancora di più dall’incoerente sì per un impresentabile Luk3. 4
Lorella Cuccarini: alla fine ha la meglio con SenzaCri e Luk3, pur non facendo il bene del ragazzo, illudendolo che possa essere al livello del serale. Coerente, invece, con i sì dati agli altri allievi, non facendosi corrompere dalle dinamiche legate al numero di maglie. 5.5
Anna Pettinelli: perde Deddè, ma grazie a Cocciante fa accedere Trigno al serale. Cade nell’errore di non rimanere ferrea sulla sua decisione su Luk3, denotando una mancata personalità, che avevamo, invece, apprezzato le scorse settimane. 5.5
Davide ”Koda” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.
Davide ”Koda” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.
Davide ”Koda” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker.
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