Continua il nostro viaggio alla scoperta di nuovi talenti: dopo aver conosciuto Fabio Magrone, oggi vi segnaliamo l’intervista a Benedicta Maione, giovane artista napoletana.
Classe 1994, Benedicta è una ragazza giovane e intraprendente: studia Biologia presso l’Università di Napoli Federico II, lavora come baby sitter, gestisce il centro estetico di sua madre e canta dall’età di 6 anni.
Negli ultimi anni ha partecipato ai provini di XFactor, Amici,Tu Si Que Vales e Italia’s Got Talent, ma nonostante le batoste ricevute, Benedicta non si è mai arresa: si è rimboccata le maniche e ha proseguito per la sua strada.
Si è classificata, recentemente, alle Regionali di Area Sanremo e ha già inciso “Cosa davvero conta“, il suo primo inedito che le ha permesso di vincere la finale regionale del Cantagiro ed accedere alle semifinali nazionali a Fiuggi. Ha un sogno nel cassetto: un duetto speciale con Emma Marrone.
Ma adesso conosciamola meglio!
Di giorno studentessa, nel tempo libero cantante: Benedicta, ci spieghi chi sei e com’è nata la tua passione per la musica?
«Sono una studentessa e una baby sitter part-time, amo andare in palestra e, quando riesco a ritagliarmi un po’ di tempo, gestisco il centro estetico di mia madre. L’amore per la musica nasce a 6 anni, quando iniziai a partecipare ai primi concorsi e musical locali. Amando sia la recitazione che il canto e non sapendo, purtroppo, quale fosse la mia vera vocazione, cominciai a studiare all’età di 14 anni. Da allora posso dire di averci messo anima e corpo!»
C’è qualcuno che, inizialmente, ti ha ostacolato o spinto verso questa strada?
«Mia nonna mi ha avvicinato al canto. Amava guardare i talent e cominciò a farmi appassionare a quello che, all’epoca, era Saranno Famosi.
È stato amore a prima vista!»
Quali sono i cantanti che hanno maggiormente influenzato il tuo percorso artistico?
«Le cantanti che ascolto sin da piccola sono Giorgia e Laura Pausini.
Quelle che ad oggi, invece, hanno influenzato maggiormente la mia carriera sono Adele ed Emma.»
Cosa ne pensi dell’attuale scena pop? Con chi ti piacerebbe collaborare o duettare?
«Dell’attuale scena pop adoro Emma e Adele. Ma il mio sogno sarebbe duettare con Emma: la seguo dal 2009!»
Quali sono i tuoi hobby ed interessi al di là della musica?
«Al di là della musica amo la tecnologia. Adoro creare video per le feste di 18 anni e i matrimoni e colleziono tutti i dispositivi più moderni.»
Sappiamo che hai già partecipato alle selezioni di Amici e XFactor: ci racconti un po’ com’è andata e cosa ti hanno lasciato queste esperienze?
«Dal 2013 tento tutti i provini di Amici, XFactor, Tu Si Que Vales e Italia’s Got Talent: cerco di far ascoltare la mia musica e di trasmettere la mia passione, anche se forse non è ancora arrivato il mio momento. Queste esperienze le consiglio vivamente a tutti perché, oltre a far diminuire l’ansia e la tensione – che non spariranno mai neanche con esperienze pluriennali – , aiutano a conoscere tante persone con talenti diversi dal tuo, ma con lo stesso obiettivo e voglia di emergere.»
Ci riproverai?
«Sicuramente, ho ancora tanto da dare!»
Chi apprezzi, artisticamente, tra i ragazzi usciti dai talent?
«Ho già citato lei, Emma. Io non la venero solo per le sue doti vocali, ma soprattutto per la grinta che ha. Lei riesce a trasmettere le emozioni senza ansia o paura e non si fa condizionare dal giudizio altrui perché quello che pensa di se stessa viene prima di ciò che pensano gli altri. È invidiabile!
Io, invece, cerco di combattere l’ansia con la tecnica, l’autostima e con i vari consensi ottenuti che, ancora oggi, mi inibiscono.»
Cosa ne pensi dei social? Credi siano un’alternativa ai talent e una valida scorciatoia per ottenere visibilità?
«Sicuramente viviamo in un’epoca che dedica il 50% della giornata ai social.
Io la trovo un’invenzione strabiliante per i nuovi metodi di comunicazione e per appianare le differenze fra culture e mentalità. Per noi artisti emergenti può essere un mezzo potentissimo di notorietà, anche se non ti garantisce la stessa visibilità di un talent.»
E tu? Che rapporto hai con i social?
«Li uso tutti, in particolare Instagram e Facebook. Mi divertono tanto.»
Quanto è stato difficile, per te, partire da zero e farti conoscere dal pubblico solo ed esclusivamente grazie al tuo talento?
«Difficilissimo e lo è tutt’ora, ma sto acquisendo molta fiducia in me stessa perché la mia musica sta cominciando a prendere una forma sempre più definita.»
Qualche settimana fa è uscito “Cosa davvero conta“: spiegaci un po’ com’è nato questo singolo, che messaggio vuole trasmettere e il riscontro che sta avendo col pubblico.
«”Cosa davvero conta” è un estratto di una mia poesia – dato che mi piace scrivere a tempo perso -, nato dall’esigenza artistica di crescere e creare un qualcosa di mio, e adattato da Daniele Franzese, compositore del pezzo, che mi ha dato la possibilità di esprimermi al meglio. L’ho scritto pensando alle delusioni e alle batoste che la vita mi ha riservato a livello sentimentale, lavorativo o artistico: sono state proprio queste a farmi capire come ci si possa rialzare più forti di prima, quanto sia bello poter dire “ce l’ho fatta” e quanto io sia pronta ad affrontare le prossime avversità!»
Quali sono le tue aspettative per il futuro?
«Sicuramente un disco tutto mio, pieno di inediti, ma anche qualche cover.
Vorrei realizzarmi a livello lavorativo e, tra tre/quattro anni, vorrei mettere su famiglia. Tanto la vita mi ha insegnato a poter fare tante cose insieme, ho le spalle molto forti.»
Sei giovanissima e hai già fatto tanta gavetta: che consiglio daresti ai ragazzi che vorrebbero avvicinarsi a questo mondo?
«Fate tante esperienze, cimentatevi in belle situazioni come musical, piano bar, provini. Cercate continuamente un contatto con la gente: non c’è niente di più bello di un continuo scambio di energie ed emozioni. Vi appagheranno più di ogni ricompensa economica.»
In quali canali possiamo seguire Benedicta Maione?
Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.
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