Dopo aver vinto la 68° edizione del Festival di Sanremo con il brano “Non mi avete fatto niente”, Fabrizio Moro è approdato ieri sera, 29 Agosto 2018, al Teatro Antico di Taormina per celebrare il suo “Tour 2018” e cantare le nuove hits e i capolavori che hanno segnato la sua decennale carriera.
Ad aprire il concerto non uno, ma ben due amici di Fabrizio: Livio Livrea e Lelio Morra, che hanno intrattenuto il pubblico e ringraziato, più volte, il cantautore romano per questo incredibile dono.
Poi inizia lo show.
Davanti a noi una scenografia essenziale e minimale, arricchita da fasci di luce ed una vista mare mozzafiato.
Si parte subito con brani potenti e carichi di energia, riarrangiati in chiave pop-rock da una band singolare composta da: Claudio Junior Bielli al pianoforte, tastiere e programmazioni, Roberto Maccaroni alla chitarra e cori, Danilo Molinari alla chitarra, Alessandro Inolti alla batteria e Andrea Ra al basso e cori.
Fabrizio è un animale da palcoscenico, un performer straordinario, un poeta e un fuoriclasse scatenato che sa concedersi, regalando baci e cercando il contatto con il suo pubblico – che troverà a fine concerto, quando una ragazza sale sul palco per abbracciarlo – .
Un pubblico omogeneo, compatto e affezionato che riesce a guarirlo da ogni malanno.
Io ancora non lo so come faccio a stare in piedi dopo tutto sto tram tram. La gente mi chiede se mi drogo: non mi drogo, fumo solo sigarette.
Questa è l’adrenalina, l’energia che mi dà il pubblico.
Ieri stavo con la febbre, sono salito sul palco e mi è passata. Questa è la medicina più bella, l’amore. L’amore è la medicina migliore!
Sulle note di Alessandra sarà sempre più bella, Fabrizio solleva una birra e fa un brindisi ai presenti.
“Questo è per noi e per tutti quelli che ci vogliono male!”
La scaletta riparte ed è un continuo alternarsi tra passato e presente, un viaggio tra brani del nuovo repertorio (Tutto quello che volevi, L’essenza, L’eternità, Sono anni che ti aspetto) e grandi classici del passato (Giocattoli, Ognuno ha quel che si merita, Fermi con le mani), canzoni iconiche che hanno segnato gli ultimi dieci anni del cantautore. Dieci anni intensi, fatti di alti e bassi, di piccoli traguardi e incidenti di percorso, di costruzioni e demolizioni, ricostruzioni e ripartenze.
A metà concerto Fabrizio si siede su uno sgabello, imbraccia una chitarra e si concede una sigaretta.
“Questo è il momento più bello per me perché ho la possibilità di stare insieme a voi, fumarmi una sigaretta in tutta tranquillità e farvi sentire le cose in chitarra e voce. Facendo questo giochetto, mi è venuta in mente un’idea per il prossimo inverno: mi piacerebbe fare un bel tour acustico. Ci saremo solo io, il maestro, la chitarra e voi.”
In questa atmosfera di intimità, l’artista romano reinterpreta grandi successi come Sono solo parole ed Eppure mi hai cambiato la vita, due brani viscerali che riescono a spaccarti l’anima e a farti provare un brivido lungo la schiena.
Poi arriva il momento più atteso, quello delle grandi hits sanremesi.
Si passa da Pensa (brano del 2007 con cui vinse Sanremo Giovani) a Non mi avete fatto niente (vincitore di Sanremo 2018 e terzo classificato all’Eurovision Song Contest), a Portami via, brani di un certo spessore sociale che il pubblico canta a squarciagola.
La terza ed ultima parte dello spettacolo è, sicuramente, la più movimentata.
Fabrizio salta, si muove da una parte all’altra del palco, solleva l’asta quasi fosse un rocker e ruba un piatto al suo batterista.
Il concerto si conclude con Pace e con un Fabrizio super emozionato, che saluta il pubblico con gli occhi lucidi e una mano sul cuore.
Siamo sicuri che questo concerto resterà scolpito, a lungo, nella memoria dei presenti!
Si ringraziano Fabrizio Moro, l’ufficio stampa Parole e dintorni e l’agenzia Punto e a capo per la disponibilità.
“Tutto quello che volevi”
“Soluzioni”
“Tu”
“È solo amore”
“Alessandra sarà sempre più bella”
“ll peggio è passato”
“La complicità”
“Fermi con le mani”
“L’essenza”
“L’eternità”
“Sono anni che ti aspetto”
“L’inizio”
“Ognuno ha quel che si merita”
“Sono solo parole”
“Giocattoli”
“Da una sola parte”
“L’indiano”
“Intanto”
“Sono solo parole”
“Eppure mi hai cambiato la vita”
“Sangue nelle vene”
“21 anni”
“Babbo Natale esiste”
“Pensa”
“Non mi avete fatto niente”
“Portami via”
“Parole rumori e giorni”
“Libero”
“Sono come sono”
“Pace”
Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.
Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.
Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.
* Iscrivendoti alla newsletter acconsenti al trattamento dei dati personali ai sensi del Regolamento Europeo n. 2016/679.
© 2024 Pillole di Musica Pop.
Designed by CriLab.Design