Anticipato dall’uscita di “Montecristo” e “Fuorionda”, è fuori il nuovo album di Jovanotti dal titolo “Il corpo umano Vol. 1”.
Si tratta di un album molto pretenzioso, viste alcune scelte non del tutto orecchiabili o immediate, sia a livello testuale che melodico. Al centro ci sono, però, tematiche di valore come la collaborazione umana, l’importanza della natura come rifugio e il desiderio d’evasione per proteggere un sentimento. Molto lontano dal successo del Jovanotti pop, questo album segna una transizione a un nuovo tipo di sperimentazione musicale che sembra non voler strizzare l’occhio ai passaggi radiofonici e agli streaming, ma punta più che altro a catturare l’attenzione di un pubblico più raffinato.
Montecristo: brano che è nato nel periodo di convalescenza, dopo l’intervento. È un flusso di pensieri a metà fra desiderio d’evasione e viaggio metafisico. Difficilmente accessibile al primo ascolto, i principali guizzi si trovano nella produzione elettronica curata da Dardust. 6
Fuorionda: Jovanotti fa un compromesso fra ricercatezza e orecchiabilità. I momenti di dolore, di ansia esistenziale e di malinconia si intrecciano con immagini tratte dalla politica internazionale. Questa ambivalenza tra globale e personale, nonostante ci faccia percepire di essere meno importanti (come fossimo un fuorionda del mondo), ci porta a una sorta di quiete. Si riscopre il valore dell’amore che può aprire porte anche quando il cuore sembra chiuso. 6.5
Un mondo a parte: ballad minimale, piano e voce. Si parla d’amore, ma nella quotidianità di quattro mura. Il mondo a parte è rappresentato dall’intimità di una coppia che riesce a isolarsi e a sfidare il passare del tempo, restando sempre mano nella mano. 6.5
Senza se e senza ma: questa volta l’intera ballata si poggia sulle corde di una chitarra. Il brano è una richiesta di perdono, nonostante qualche errore compiuto con la propria amata, perchè il loro amore è vero, senza se e senza ma. 6
La mia gente: brano ricco d’immagini naturali, nel tentativo d’evadere dalla realtà. Il desiderio di libertà è un sentimento molto presente nel disco. Il sapore della polvere ci porta a desiderare un pranzo fatto di stelle per non essere mai più schiavi. 6+
Le foglie di te: l’infatuazione viene raccontata come se fosse un continuo sviluppo d’eventi naturali. L’amore inteso come tramite per essere in pace con l’universo e con gli elementi della natura viene palesato in questo brano metaforico. 6
Grande da far paura: progressione d’archi che porta a un brano molto dark. Si sfiorano i sentimenti depressivi che, però, vengono curati grazie al potere dell’isolamento in mezzo alla natura. 6
Innamorati e liberi: sprazzi del Jovanotti pop che eravamo abituati a conoscere. L’amore vissuto con leggerezza, coltivato in una fuga d’amore in mezzo a nuvole di fumo e posti sperduti. 7-
101: il tema, questa volta, è la forza di volontà che porta a rialzarsi 101 volte. C’è spazio anche a una velata critica alla società attraverso una serie d’affermazioni, accompagnate dal “pare sia normale”. Interessante la dinamica del brano, che permette a Jovanotti di tornare nella seconda strofa al rappato dopo aver cantato per buona parte del brano. 7
Universo: l’onestà amorosa di una persona che non sceglie costrutti per fare colpo su una donna, ma preferisce la strada della trasparenza. Accompagnato da chitarre latine, il testo segue il ritmo di un ballo sudamericano per dichiarare amore eterno a una lei. 6.5
Lo scimpanzé: ottimo testo, su una delle piaghe della società contemporanea, la violenza verbale causata dall’avvento dei social. Le opinioni sembrano sempre di più sentenze. La soluzione, anche in questo caso, è la fuga dalla realtà e il conseguente ricongiungimento con la natura attraverso la metafora di uno scimpanzé che vive sui rami. 6
L’aeroplano: la figura dell’aeroplano vista con gli occhi di un bambino. Il principio imitativo che porta al desiderio di volare come il mezzo di trasporto, forma il carattere evasivo e sognatore di un giovane Jovanotti. Sul finale c’è, però, del pessimismo, causato dalle ombre della società moderna. L’aeroplano diventa un ammasso di ferro inquinante e non più un tramite per la libertà. 6
La grande emozione: un testo triste e malinconico, che segue il ticchettio del passare del tempo. Da canzoni romantiche si finisce a fare canzoni vuote. Da amori profondi si passa a quelli effimeri. La luce delle grandi emozioni, dopo tante delusioni, si affievolisce sempre di più. 6
Celentano: lo storytelling racconta di un viaggio molto fantasioso in giro per il mondo. Nonostante la distanza comunicativa con gli abitanti delle altre nazioni, ogni posto diventa casa grazie alla grande collaborazione fra popoli. Viene sottolineato il grande valore degli umani in grado d’empatizzare nonostante l’impossibilità di comunicare. 6
Il corpo umano: la title-track del disco arriva proprio come ultimo brano del progetto. Basato su una melodia da filastrocca, si analizza l’unico motore del corpo umano, ovvero la speranza. Fino a quando c’è questo vettore, il corpo umano riesce a reggere nella sua interezza. Interessante anche la produzione, che sembra essere un ibrido fra la cultura elettronica e quella araba. 7
Davide ”Koda” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.
Davide ”Letargo” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.
Davide ”Koda” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker.
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