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Intervista a Clavdio, cantautore romano
Clavdio

Intervista a Clavdio, cantautore romano

Abbiamo fatto qualche domanda a Clavdio, giovane cantautore romano, per capire chi è e cosa sta facendo dopo il brano d’esordio “Quello che ho di te“. Abbiamo scoperto che è un ragazzo normalissimo, ancorato alla sua terra d’origine (tanto da voler romanizzare il nome e farlo diventare un vero e proprio marchio), con un principio cardine ben definito: l’autenticità. Racconta il mondo, i sentimenti e i pensieri in maniera diretta e sincera, pur restando sé stesso. Oggi sta lavorando al nuovo singolo, Bene, in uscita nei prossimi giorni.

Clavdio, ci spieghi un po’ chi sei e com’è nata la tua passione per la musica?
Sono Clavdio, un ragazzo normalissimo e un musicista che ama profondamente la sua terra, come si può notare dalla romanizzazione del mio nome. La passione per la musica nasce principalmente dalla voglia di scrivere, di raccontare i fatti della vita quotidiana e della mia in particolare, prendendo le rime che mi vengono in mente e trasformandole, quindi, in musica.

Clavdio
Credits: Clavdio MUSIC

Quali sono i tuoi modelli di riferimento? A chi ti ispiri?
Ci sono tantissimi artisti che stimo particolarmente e che hanno influenzato il mio percorso musicale come Claudio Baglioni, Renato Zero, Raf, Nek, 883, Gatto Panceri, Elisa, Ramazzotti. Però è un po’ difficile dire a chi mi ispiro: anche se questi sono i big della musica leggera italiana, cerco sempre di essere me stesso durante la realizzazione di un pezzo.

Che genere di musica ascolti?
Ascolto un po’ di tutto a dir la verità: dai colossi italiani come Claudio Baglioni, Renato Zero, Eros Ramazzotti, Vasco Rossi, Lucio Battisti, ai nuovi artisti come Negramaro, Marco Mengoni e Alessandra Amoroso. Ma adoro anche Pink, Bon Jovi, gli Aerosmith, i Blink 182, i Green Day, i Guns N’ Roses, i Queen, i Beatles, gli U2. Insomma, sono un onnivoro della musica!

Di recente hai sentito qualcosa di interessante? Magari qualche canzone da reinterpretare in una bella cover…
Mi è piaciuto tantissimo interpretare “Perfect” di Ed Sheeran. Penso sia uno dei cantanti più bravi degli ultimi tempi: il tipo con la canzone giusta al momento giusto.

Secondo te quando un artista può essere definito tale?
Credo che ogni artista può essere definito tale quando crea, interpreta, mostra o realizza qualcosa, indipendentemente dalla forma d’arte.

Qualche mese fa è uscito “Quello che ho di te”: com’è nato questo singolo e che messaggio vuole trasmettere?
“Quello che ho di te” è una canzone che non vuole trasmettere un messaggio, ma un’emozione ben precisa.
Io sono un inguaribile romantico, un ragazzo a cui piace scrivere le storie e questo è stato il mio modo di dire che a volte, quando finisce un amore, restano alcune cose come canzoni, regali, ricordi, immagini, messaggi sul cellulare, idee, speranze. Ed è proprio lì che, magari, uno si ferma a pensare e a ripetere dentro di sé: questo è ”quello che ho di te”!

Che effetto fa sapere che la canzone ha avuto un ottimo riscontro con il pubblico social?
Onestamente? E’ stata una sorpresa anche per me!
Sono felice di sapere che una mia melodia sia entrata nella testa delle persone che l’hanno ascoltata e magari, distrattamente, anche fischiettata.

Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Il sogno di tutti gli artisti credo: fare della propria passione un lavoro!

Vai mai ai concerti? Se sì, qual è quello che ti ha maggiormente colpito e quello che ha deluso le tue aspettative?
Compatibilmente con le esigenze lavorative ed economiche, vado molto spesso ai live: dai locali famosi della capitale a San Siro per vedere artisti di un certo calibro, come Bon Jovi. Ultimamente sono stato al Palalottomatica di Roma per sentire Ligabue, un artista che apprezzo parecchio.
Non credo di aver mai avuto delusioni con i concerti.

Sai già qual è il prossimo concerto a cui andrai?
Senza alcun dubbio al Firenze Rocks, il prossimo Giugno.

Da artista indipendente quale sei, quanto pensi sia difficile farsi notare ed entrare, quindi, nel mercato discografico?
Tanto, ma tanto difficile.
Purtroppo, come artista indipendente, conosco abbastanza bene le spese da sostenere per incidere canzoni e girare videoclip, tanto che, per ovvie ragioni economiche, non ho la possibilità di far uscire molti pezzi nello stesso periodo. E, come potete immaginare, meno canzoni escono e meno visibilità si ha.
Ma stringo i denti e vado avanti!

Credits: Clavdio MUSIC

Cosa ne pensi dei social? Credi siano un’alternativa ai talent e una valida scorciatoia per ottenere visibilità?
Credo che i social siano una buonissima opportunità per farsi notare e creare visibilità, perché non si sa mai chi può vedere la tua pagina. Chiunque ha la possibilità di mettersi in mostra ottenendo dei discreti risultati.
I talent, invece, offrono una maggiore visibilità che persiste, almeno, per tutta la durata del programma.

Pensi che un artista nato sui social abbia le stesse probabilità di sfondare rispetto a uno dei talent?
Proprio le stesse non direi: c’è sicuramente qualche possibilità, ma è un po’ più difficile vista la concorrenza. Se non si crea la giusta pubblicità, si rischia di rimanere nell’anonimato.

Parteciperesti mai a un talent?
Credo proprio di sì: dovrei vedere un po’ le condizioni perché non ne sono molto a conoscenza, ma mi piacerebbe provarci.

Quali sono le tue aspettative per il futuro?
Fare tanti pezzi, videoclip e live. E divertirmi…tutto qua!

Che consiglio daresti ai giovani che, come te, vorrebbero intraprendere questa strada?
Sicuramente di ascoltare quanta più musica possibile – a prescindere dal genere – e di creare una propria identità musicale. E poi di suonare, suonare e ancora suonare: solo così escono le idee, sia edite che inedite!

Perché il pubblico dovrebbe seguirti e supportarti? Perché sono un ragazzo normale, non prodotto e non viziato dalla società.
La mattina mi alzo e vado a lavorare come tutti gli altri, cercando di realizzarmi da solo e facendo quello che più mi piace al meglio delle mie possibilità. Infatti è proprio questo che cerco di comunicare nelle mie canzoni: la normalità.
E se questo mio messaggio arriva al pubblico, vuol dire che sto lavorando bene.

Su quali social possiamo seguirti?
Sulla pagina Facebook, su Instagram e sul canale Youtube.

Scritto da: Rosaria Vecchio

Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.

Scritto da: Rosaria Vecchio

Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.

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