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Intervista esclusiva a Eonice per il nuovo singolo “Coca Cola”
Intervista Eonice

Intervista esclusiva a Eonice per il nuovo singolo “Coca Cola”

Dopo aver conosciuto Gianfranco Torrisi (cliccate qui per rileggere l’intervista), oggi vi presentiamo Eonice, giovane cantautrice genovese, in rotazione radiofonica con il nuovo singolo “Coca Cola”.

 

Eonice Solari è nata a Lavagna (GE) il 22 Novembre 2005 e ha frequentato il Liceo Musicale Cardarelli de La Spezia. La sua passione per la musica le è stata trasmessa dal nonno materno sin dalla giovane età. Ha esordito con i suoi primi inediti nel 2022 e, da allora, tutti i suoi brani sono disponibili sulle varie piattaforme digitali, come Spotify, YouTube e Apple Music.

 

Mille Luci” è il suo primissimo inedito, pubblicato il 10 Giugno 2022. Il 7 Ottobre 2022 esce “Tutto a Puttane”, a Natale pubblica il suo primo inedito in inglese “Christmas is here” e il 16 Giugno 2023 rilascia il singolo “Tra Miliardi Di”.

 

Coca Cola” è il suo nuovo singolo, disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 26 Luglio 2024 e in rotazione radiofonica da Venerdì 30 Agosto.

Ciao Eonice, presentati ai nostri lettori.

«Ciao a tutti, sono Eonice, ho 18 anni e sono nata a Lavagna, in provincia di
Genova. Sono una cantautrice ligure che, ormai da 7 anni, studia canto sia a scuola, avendo frequentato il Liceo Musicale di La Spezia, che fuori.
»

 

Come hai incontrato la musica nella tua vita?

«Ho sempre pensato che il concetto di musica fosse un qualcosa di innato nella mia vita o, meglio, di nato insieme a me, e che ho avuto la possibilità di sviluppare crescendo. Fin da quando ero bambina, mi sono avvicinata piano piano a questo mondo, in modo particolare grazie a mio nonno materno, Augusto Mazzantini, cantante che partecipò alla trasmissione radiofonica “Gran Gala”, presentata da Delia Scala con una giuria che di qualità è dir poco. Tra quest’ultima sedeva anche Domenico Modugno.»

 

Quando hai scoperto la tua abilità nella scrittura dei testi? E qual è stata la tua prima canzone?

«In realtà non ho mai pensato di poter scrivere una canzone, l’ho sempre visto come un qualcosa di lontano alla mia persona. Non pensavo neanche di riuscire ad esprimere un qualcosa, emozione o sentimento che siano, dato che sono molto introversa. Un giorno, però, durante la quarantena, ho deciso di abbattere questo mio ostacolo, sedendomi al pianoforte e provando a scrivere un qualcosa di romantico di cui non ricordo neanche il titolo, forse “Ricordi” o “Onde”. Comunque il mare c’entrava qualcosa. Poco tempo dopo nacque il mio primo brano, scritto nella mia cameretta con la chitarra del mio papà: “Mille Luci”. Da lì in poi non ho mai più smesso.»

Intervista Eonice
A proposito di canzoni, recentemente sei tornata con il nuovo singolo “Coca cola”: come è nata l’idea della sua creazione e produzione? E che riscontro sta avendo col pubblico?

«“Coca Cola” è nata in uno dei periodi più frenetici e pesanti della mia vita: l’ultimo anno di liceo. Dopo una giornata di studio intenso, dovendo affrontare diversi esami, solitamente mi rifugiavo nella musica come se fosse una boccata d’aria e, proprio così, scrissi “Coca Cola”, come una sorta di preludio che mi aspettava una volta finito quel percorso.

 

Per questo, se dovessi affiancare un’immagine a questo brano, vedrei me in un tramonto estivo, seduta in macchina e con il brano nelle casse al massimo volume. Con addosso un senso di serenità e libertà che derivano dalla fine di un percorso durato ben 12 anni. E questo il pubblico lo ha capito.»

 

Nel brano emerge un sound fresco e spensierato, ideale per la stagione estiva. Una netta contrapposizione con il periodo storico che stiamo vivendo?

«In generale, per quanto mi riguarda, l’estate è sempre stato un periodo di spensieratezza per me. “Coca Cola” l’ho scritta proprio per mandare questo segnale: non ho la pretesa di riuscire a farlo, ma mi è piaciuto mettermi in gioco e provarci.»

 

Spensieratezza che ritroviamo anche nel riferimento a Van Gogh. Come mai hai scelto di avvicinarti all’arte e, soprattutto, a questo pittore?

«Van Gogh è stato un pittore che ho avuto modo di studiare durante l’ultimo anno di liceo e che mi ha subito affascinato per la sua vita da artista tormentato ed incompreso. Nel dipinto “La notte stellata”, Vincent raffigura un paesaggio immaginario, frutto della sua immaginazione e che, quindi, non esiste. Per questo ho citato questo dipinto, perché credo possa evocare, in qualche modo, la stessa spensieratezza che ritroviamo nella mia canzone.»

Tornando alle tue canzoni, c’è un tema che non tratteresti mai?

«Per ora no, sono abbastanza curiosa e mi interesso a tutto. Quello che so è che, essendo una persona pignola e precisa, cerco di fare le cose in modo serio ed impeccabile.»

 

Come definiresti la tua musica/il tuo genere musicale?

«Sicuramente sono molto vicina al pop e all’idea della buona musica, come il jazz e il blues, però mi piacerebbe avvicinarmi ad altri mondi, cosa che ho già fatto durante questi anni grazie al mio Liceo.»

 
C’è un brano, tra gli inediti già pubblicati, che ti rappresenta maggiormente?

«Un posto speciale nel mio cuore lo ha “Tutto a Puttane”, un brano scritto con la mia chitarra e che racchiude un mix di amore, malinconia, rabbia e pentimento che mi ha sempre colpito.»

Tre canzoni di altri artisti a cui sei particolarmente legata o che avresti voluto scrivere tu?

«Un brano che ho sempre amato è “Stone Cold” di Demi Lovato, una delle mie artiste preferite. Uno al quale sono molto legata è “Se piovesse il tuo nome” di Elisa. Uno che avrei voluto scrivere io, invece, è “No time to die”, colonna sonora del film 007 e cantata dalla straordinaria Billie Eilish.»

 

Cosa hai ascoltato, invece, di recente?

«In questo periodo posso dire di essere in fissa con il nuovo album di Billie Eilish, per il modo che lei e il fratello hanno di unire la tradizione con l’innovazione. Poi, sicuramente, ho ascoltato anche i tormentoni estivi.»

 

Sappiamo che ti sei avviata nel mondo della scrittura nel 2022, con il singolo “Mille luci”. Oggi, a distanza di soli due anni, quanto ti senti cambiata dall’inizio della tua carriera?

«Sotto questo punto di vista posso dire di essere cresciuta molto e di essermi avvicinata anche al pop commerciale, distaccandomi un po’ dall’idea della canzone melodica. Sicuramente ho ancora tanto da imparare.»

Come ti immagini tra qualche anno? E quali sono i tuoi progetti per l’immediato futuro?

«Tra qualche anno spero di poter calcare palchi importanti, come quello dell’Ariston, o quelli del mio tour.


Per quanto riguardo l’immediato futuro, preferisco non pensarci: vorrei vivere e godermi il presente, continuando a scrivere e pubblicare la mia musica.
»

 

Secondo te la musica può ancora avere il potere di cambiare qualcosa?

«Secondo me sì. Basta vedere quello che è successo durante la pandemia, quando la musica era l’unica cosa che ci univa, proprio perché ha questo potere: unire sia le generazioni passate e presenti, che semplicemente persone lontane tra loro.»

 

Lasciaci un’immagine che vorresti venisse subito in mente a chi pensa a Eonice.

«Vorrei lasciare l’immagine di una ragazza semplice, che ha creduto e crede nel suo sogno. Perché solo chi sogna può volare!»

Intervista Eonice

Scritto da: Rosaria Vecchio

Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.

Scritto da: Rosaria Vecchio

Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.

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