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Intervista esclusiva a Santangelo per il nuovo singolo “Come va a finire”
Intervista Santangelo

Intervista esclusiva a Santangelo per il nuovo singolo “Come va a finire”

Dopo avervi segnalato Sèmièl (cliccate qui per rileggere l’intervista), oggi vi presentiamo Santangelo, attualmente in rotazione radiofonica con “Come va a finire”, il suo nuovo singolo. Conoscetelo meglio nella nostra intervista!

Angelo Santangelo, in arte Santangelo, è un cantautore casertano dal sound pop/indie, profondamente ispirato dalla musica in tutte le sue forme, senza limiti di genere. La sua carriera discografica prende il via a Marzo 2024 con l’uscita del primo singolo “È così giusto”, che lo porta rapidamente a calcare importanti palchi, aprendo due concerti di rilievo.

 

Ad Agosto partecipa al contest Riccione on Stage, organizzato da Radio Deejay, confermandosi tra i nuovi talenti da tenere d’occhio. Dopo il debutto, pubblica altri due singoli: “Inutile” e “Solo una canzone”, consolidando il suo stile personale, fatto di parole dirette e melodie evocative.

 

Attualmente è impegnato nella promozione della sua musica dal vivo e nella produzione di nuovi brani, in vista della realizzazione di un disco che rappresenti pienamente il suo percorso artistico ed emotivo.

 

Non ama definirsi “cantante”, ma piuttosto un comunicatore: un artista in continua evoluzione, sia umana che creativa. Seguite la poesia.

 

Come va a finire” è il suo nuovo singolo, disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 23 Maggio 2025 e in rotazione radiofonica dal 30 Maggio.

Ciao Angelo, presentati ai nostri lettori.

«Ciao, Sono Santangelo e sono un cantautore.»

 

Come e quando hai incontrato la musica nella tua vita?

«Nella mia vita ho vissuto più con la musica che senza. Fin da piccolo guardavo quelli più grandi di me che suonavano uno strumento, ascoltavo i dischi di mio padre, e tutto questo mi affascinava, mi incuriosiva. Ho iniziato con la batteria, poi la chitarra, ma avevo sempre avuto questa cosa di scrivere canzoni. Col tempo è prevalsa su tutto.»

 

Quali sono i cantanti/le canzoni che hanno segnato la tua crescita?

«Sono cresciuto con Claudio Baglioni, Nino D’Angelo, Biagio Antonacci, ma anche Oasis, Radiohead, U2. E ancora tanti altri.»

Intervista Santangelo
La tua carriera artistica si è avviata recentemente: nel 2024, infatti, hai partecipato per la prima volta al contest “Riccione on Stage”, organizzato da Radio Deejay. Che ricordi hai di quell’esperienza?

«Sono sempre stato uno che ha vissuto con la gavetta nei localini, e trovarmi su un palco come quello, pieno di professionisti, è come affacciarsi e toccare con la mano il sogno di una vita. Spero di poter avere presto ancora occasioni del genere.»

 

Quali altre esperienze vorresti vivere in futuro?

«Mi piacerebbe collaborare con altri cantanti anche come autore.»

 

Sappiamo che non ami definirti “cantante”, ma comunicatore. Che differenza c’è, secondo te, tra questi due ruoli?

«Per i cantanti sono sempre stati quelli bravi e studiati come Giorgia, Laura Pausini, ecc. Io non mi reputo un cantante perché non sono così bravo, ma mi piace raccontare qualcosa e avere un modo per farlo, che è l’emozione.»

Intervista Santangelo
Il 23 Maggio hai pubblicato “Come va a finire”, il tuo nuovo singolo: come è nata l’idea della sua creazione e produzione? E che riscontro sta avendo col pubblico?

«Tutto è nato una sera con questo motivetto, che poi sarebbe diventato il ritornello. A distanza di alcuni giorni, per caso, guardo il film Nuovo Olimpo, che mi ha ispirato tantissimo e mi ha dato l’emozione che cercavo. Sono felice perché oltre a piacere a me, il pezzo sta piacendo e girando tanto. Quindi credo sia la strada giusta.»

 

“Come va a finire” è un invito a riflettere sul potere del tempo e della consapevolezza. Qual è stato il punto di partenza emotivo che ti ha spinto a scrivere questa canzone?

«Sicuramente l’aver lasciato andare alcune occasioni nella mia vita, solo perché non mi sentivo all’altezza.»

 

Scrivere e cantare una canzone come questa immaginiamo richieda una certa dose di introspezione e intimità. Hai mai avuto il timore di esporti troppo come artista e come persona?

«All’inizio ero molto timido, forse lo sono ancora, ma poi ho capito che se volevo fare questo non potevo esserlo, quindi adesso mi vivo tutto molto tranquillamente.»

Non solo il tema della paura, ma anche della nostalgia: in questo brano parli di due persone che si sono amate e poi perse, ma che si sono ritrovate negli anni, cresciute ma ancora legate da un filo invisibile. Un epilogo, quindi, felice?

«In un certo senso, credo che chi si è amato davvero, e poi per qualche motivo si è perso, alla fine se lo porta sempre dentro, non finirà mai quel sentimento. Anche se non si parla più di rapporto di coppia, ma solo di affetto che va oltre un semplice ti voglio bene. Qualcosa di più dolce, a metà tra il ti amo e ti voglio bene.»

 

A proposito di paure, ci sono delle occasioni che hai mancato solo perché non ti sentivi all’altezza?

«Sì ovvio, forse a volte mi capita ancora. Ma va bene così, cioè credo sia anche normale in certi casi non sentirsi a proprio agio. Adesso sono più selettivo, cerco di avere meno rimorsi possibili.»

 

Qual è, quindi, la tua paura più grande?

«Di non riuscire a reggere, e di arrendermi.»

Intervista Santangelo
Cosa accadrà dopo “Come va a finire”? Procederai con la pubblicazione di un Ep/album?

«Ci sto lavorando, non ho ancora una risposta. Sto scrivendo tantissimo, tutto dipenderà dalle canzoni.»

 

Sappiamo che sei molto attivo nei live: cosa dovrebbe aspettarsi chi viene a vederti/ascoltarti dal vivo?

«Energia ed emozione.»

 

Qual è la tua dimensione preferita? Studio o palco?

«Sicuramente palco, ma sul palco non ci vai se non fai tanto studio.»

Quanto ti senti cambiato da “È così giusto”, il tuo primo singolo?

«In un anno mi sento molto più sicuro anche a livello musicale, non rinnego il vecchio me, ma credo sia giusto dare spazio e priorità a ciò che sono adesso.»

 

Un consiglio che vorresti dare ai nostri lettori?

«Seguite la poesia.»

Intervista Santangelo

Scritto da: Rosaria Vecchio

Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.

Scritto da: Rosaria Vecchio

Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.

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