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Messina accoglie Ultimo, il “Principe degli stadi”: 40.000 fans stretti in un unico abbraccio
Ultimo Stadio Messina

Messina accoglie Ultimo, il “Principe degli stadi”: 40.000 fans stretti in un unico abbraccio

Dopo l’incredibile successo delle altre tappe, Ultimo arriva a Messina per il suo “Ultimo Stadi 2024”, penultima data del suo tour completamente sold out. Continuate la lettura per scoprire la recensione di ieri sera, 28 Giugno 2024.

 

Se non vieni non puoi capirlo”, scrive Ultimo in un recente post su Instagram. Ed è vero, solo chi partecipa ad un suo concerto può toccare con mano la realtà che è riuscito a costruire, con le proprie forze, in soli 6 anni.

 

All’interno dello stadio si nota, fin da subito, un pubblico trasversale, ricco e variegato: gruppi di amici, fidanzati, famiglie intere con bambini, coppie più adulte, ragazzi in solitaria. Perché il bello della musica è proprio questo, far sentire in compagnia anche chi ha scelto di concedersi uno spazio tutto proprio, condiviso però insieme a migliaia di persone. Una passione comune che inizia ben 24 ore prima, quando i più fanatici decidono di accamparsi nelle tende per ambire al posto più gettonato, quello in transenna. L’aria si fa molto più calda il giorno seguente, quando si è in fila sotto al sole, o a poche ore dall’inizio, quando alcuni ragazzi salgono al centro del secondo palchetto (collocato in mezzo al prato) per suonare il pianoforte ed intonare le note delle canzoni che più stanno cuore. Dalle immancabili hits, a quelle un po’ meno conosciute. Ed ecco che parte subito un mini concerto, un’alternativa intelligente per ingannare l’attesa, terminata a suoni di bellissime e coordinatissime ola.

Ultimo Stadio Messina

Poco dopo, il momento più atteso e magico della serata: l’inizio del concerto. Si spengono le luci e si accendono i led wall: in sottofondo la frase “da quando ero bambino solo un obiettivo”, estratta da “Sogni appesi”, manifesto con cui Ultimo chiude i suoi concerti, e la scritta “Noi siamo Ultimo”. Si parte con “Il capolavoro”, “Sono pazzo di te” e “Quando fuori piove”.

 

Accompagnato da una band composta da quattro archi, tre fiati, due chitarre elettriche, due pianoforti, un coro gospel e un batterista americano, Ultimo è visibilmente carico ed energico, felice di tornare in riva allo Stretto, una terra che sa accoglierlo anno dopo anno (isola scelta come meta turistica alla fine di ogni suo tour) e a cui spende dolci parole: “Spero di regalarvi le stesse emozioni che, ogni anno, questa terra regala a me.”

Ultimo Stadio Messina

La prima parte del concerto è un salto nel recente passato di Niccolò: si torna indietro con “Il ballo delle incertezze”, con cui si è fatto conoscere al grande pubblico, si salta con “Ipocondria” e si piange su “Ti va di stare bene”, “Tutto questo sei tu” e “Rondini al guinzaglio”, arrangiati in modo certosino e cantati a squarciagola dai presenti. Si fa presto a parlare di amore (tema ricorrente della serata) in “Racconterò di te”, relazione finita male in cui si enfatizzano gli errori e le promesse mancate “Racconterò di quando hai detto: “Ti giuro son cambiata” e poi non sei cambiata affatto, è stata identica la strada”, nonostante la volontà di mantenere vivo il ricordo dell’ex “Racconterò a mio figlio che i tuoi occhi sono grandi, che hai colorato un senso tra i miei giorni più importanti”. Per poi passare a “Quel filo che ci unisce”, dedica d’amore alla compagna Jacqueline, accompagnata da una serie di immagini dei loro momenti più belli.

 

Si riparte da “Ti dedico il silenzio” e “Nuvole in testa”, per arrivare alle note di “Amati sempre”, in cui Ultimo percorre la passerella, posizionandosi insieme alla band a fine palco: inizia così la parte acustica della serata. La sensazione è quella di stare al baretto, a cantare con pochi amici, ma intimi. Ed ecco che si procede a ritmi serrati verso “Occhi lucidi”, “Neve al sole”, “Quei due innamorati” e “Altrove”, hits contenute nell’omonimo album “Altrove”, pubblicato lo scorso 17 Maggio.

Ultimo Stadio Messina

Se c’è una cosa su cui dobbiamo complimentarci con Ultimo, oltre alla padronanza vocale ormai consolidata, è la cura minuziosa per la struttura del palco: mai come quest’anno, infatti, ha dedicato così tanta attenzione ai fans, costruendo un secondo palco in mezzo al prato (di fronte a quello del Gold) per abbracciare, sulle note de “I tuoi particolari”, anche i più distanti. Ed è proprio lì che ha intonato alcuni dei suoi brani storici, un medley piano e voce di “Giusy”, “Buongiorno vita”, “La stella più fragile dell’universo” e “Tornare a te”.  

 

Poi risale sul palco principale per il gran finale: è il momento di cantare tutti i brani che hanno segnato la sua giovane carriera. Si riflette sulle note di “Alba”, in cui compaiono le immagini nude e crude dello scontro che si sta consumando a Gaza. Ci si emoziona sul mash-up de “Le solite paure”/”La stazione dei ricordi”, in cui Ultimo prende un palloncino rosso e lo lancia al cielo, omaggio a chi ci ha lasciato e continua a starci accanto in un’altra forma. Si suda sulle note di “Vieni nel mio cuore”, brano del 2022 scritto appositamente per il tour negli stadi, e ci si promette amore eterno. Tante le coppie che, infatti, hanno avanzato proposte di matrimonio sulle note di “Piccola stella”. E come non dichiararsi in una serata piena d’amore? Un amore celebrato in ogni sua sfaccettatura: da quello finito male, a quello più puro e leggero, a quello per la vita, per i fans, ma soprattutto per la musica.

Ultimo Stadio Messina

E, ancora, si urla a squarciagola su “Pianeti” e “22 Settembre” dove, spinto dall’enfasi delle due esibizioni, scende dal palco avvolgendosi in una bandiera siciliana e lasciandosi travolgere dall’affetto del suo pubblico. Sfiora le mani di chi c’è sempre stato per poi salutare, un’ultima volta, chi sta negli spalti e concedersi sulle note di “Sogni appesi”, manifesto in cui si celebra la realizzazione di un sogno appunto, coronato da tantissimi fuochi pirotecnici.

 

Ed è così che Ultimo lascia il palco, non prima di rinnovare il suo arrivederci ad una terra che sa amarlo tanto, ma che sa anche aspettarlo. Perché se è vero che la favola continua, il 18 Luglio 2025 in fondo non è poi così lontano. E noi non vediamo l’ora di ritrovarci stretti, di nuovo, in un suo abbraccio.

Ultimo Stadio Messina

ULTIMO STADI 2024 – SCALETTA MESSINA

  • Il capolavoro
  • Sono pazzo di te
  • Quando fuori piove
  • Il ballo delle incertezze
  • Ti va di stare bene
  • Tutto questo sei tu
  • Ipocondria
  • Paura mai
  • Rondini al guinzaglio
  • Racconterò di te
  • Quel filo che ci unisce
  • Ti dedico il silenzio
  • Nuvole in testa
  • Amati sempre
  • Occhi lucidi
  • Neve al sole
  • Quei due innamorati
  • Altrove
  • I tuoi particolari
  • Giusy/Buongiorno vita/La stella più fragile dell’universo/Tornare a te
  • Piccola stella
  • Vieni nel mio cuore
  • Pianeti
  • Alba
  • Le solite paure/La stazione dei ricordi
  • 22 Settembre
  • Sogni appesi

Scritto da: Rosaria Vecchio

Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.

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Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.

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