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Milano Music Week, diario di bordo della settima ed ultima giornata

Milano Music Week, diario di bordo della settima ed ultima giornata

Oggi Pillole prende una decisione temeraria, quella di andare a Milano in macchina. Dopo un viaggio abbastanza tranquillo, perdiamo 40 minuti solo per trovare parcheggio e arriviamo con leggerissimo ritardo al nostro primo panel, “Come diventare un musicista di successo”, entrando nel mondo della scuola d’alto perfezionamento musicale.

12.15 – COME DIVENTARE UN MUSICISTA DI SUCCESSO

Con l’intervento di Giovanni Boscariol (musicista) e la moderazione della direzione scuola APM.

 

Viene fatta un breve introduzione dell’APM (Scuola alto perfezionamento musicale), una scuola dal fascino antico, che sorge su una struttura di un ex monastero a Saluzzo e permette di vivere un’esperienza a 360 gradi.

 

I ragazzi convivono insieme, rendendo la sua strutturazione molto simile a quella dei college americani.

 

Fra i vari corsi (1200 ore) che la scuola propone, ci sono 2 per i tecnici del suono, un corso per tecnici di produzione musicale e uno per tecnici di produzione video.

 

Fra le altre proposte che la scuola mette in campo ci sono numerose masterclass, oltre a corsi di formazione in vista degli esami selettivi per l’ammissione nella scuola a Settembre (ogni anno vengono messi a disposizione 50-60 posti).

12:15 – “MUSICA NEI FILM E NELLE SERIE TV”

Con la moderazione di Davide Poliani (Rockol) e gli interventi di Claudio Buja (Presidente Universal Music Publishing), Pivio (Presidente ACMF), Carlo Tinuper (Responsabile catalogo e servizi per i mandanti, SCF) e Guido Dall’Oglio (Founder AMUSE), viene spiegata la differenza fra un’opera filmica e una audiovisiva. Un’opera filmica è collettiva, nasce da un racconto e unisce, in modo sincronizzato, parlato, effetti e musica.

 

SCF include e dà dignità a tutte le attività interpretative delle colonne sonore (in particolar modo per quanto riguarda il broadcasting, ma ultimamente anche a quelle cinematografiche), gestendo la distribuzione ai diritti connessi.

Prima di tornare per gli esami, alla fine dei corsi viene data la possibilità di andare in stage. La scuola è, infatti, provvista di un database di oltre 600 aziende disponibili a ospitare i ragazzi.

 

Giovanni Boscariol è stato un allievo di APM. Parlandoci della sua esperienza, ci spiega che nasce come organista per poi occuparsi di pop-rock. La sua carriera dopo APM ha preso il volo con alle spalle 14 Sanremo da musicista e con numerose collaborazioni con artisti noti del panorama musicale (fra i tanti Massimo Bubola, Paola Turci, Ron, Fiorella Mannoia, Nek, Renato Zero, Claudio Baglioni, Gianluca Grignani, Elisa, Loredana Bertè, Gianni Morandi, Fabio Concato, Patty Pravo, Enrico Ruggeri, Fiorello, Cesare Cremonini, Eros Ramazzotti).

 

Da anni insegna nella scuola proponendo anche esperimenti contro tendenza. Per esempio il suo corso intensivo che obbliga i ragazzi a operare su strumentazioni prive di preset. Si tratta di un percorso provocatorio (andando contro alla facilità del digitale), che permette di far scoprire ai ragazzi come l’errore a volte sia piú formativo, e dia degli spunti artistici migliori rispetto alla perfezione del suono digitale.

 

In questo panel abbiamo potuto vedere l’alto tasso di conoscenza che la scuola mette a disposizione dei ragazzi, permettendo loro di crescere anche da un punto di vista valoriale. In un mondo che sta sempre più diventando digitale, APM è un bel manifesto di come possa esserci una strada alternativa.

Con una piadina in Duomo, ci svegliamo definitivamente, pronti poi per ritornare a Tortona e assistere all’intervista di un’altra vecchia conoscenza del talent “Amici”. Se ieri Angelina Mango parlava di aver ricevuto per osmosi l’anima partenopea, lui ce l’ha da sempre nelle sue vene. Parliamo di Aka7even!

 

17.15 – INTERVISTA AD AKA7EVEN

Con l’intervento di Aka7even, e la moderazione di Alessia Pardo (Cromosomi Magazine).

 

L’artista parte proprio parlando delle sue influenze artistiche legate alla Campania da Troisi a Pino Daniele. Parlando dei suoi nuovi progetti, il suo libro “7 vite”, uscito di recente, è un racconto in cui Aka parla di musica, vissuta nel suo valore terapeutico.

 

La musica l’ha accompagnato durante il coma e forse, chissà, grazie a lei è riuscito a risvegliarsi. Nel nuovo album ha trovato il coraggio di parlare proprio di quell’evento traumatico. Tra visioni extra terrene e anni passati con farmaci, nel suo nuovo progetto musicale proverà a racchiudere questo evento paranormale in un pezzo che ha scritto di getto, da mezzanotte alle sette di mattina. Parlando di Amici, come Angelina, spiega che la sua più grande vittoria è stata imparare ad essere vero in tutti gli aspetti della sua vita.

 

Elogiando degli artisti con cui ha collaborato, di Gue sottolinea la sua professionalità e la sua umiltà dimostrata in “Toca”, mentre di Canova esalta la capacità d’essere eclettico, adattando le sue produzioni a figure diversissime come lui, Tiziano Ferro o Francesca Michielin per esempio.

 

Il suo obiettivo per il futuro è aprirsi di più alla sua emotività, abbandonando il mondo latin, per concentrarsi su ballad e uptempo.

 

Sanremo e la vittoria degli Mtv sono tra i suoi maggiori alti, ma ci sono stati anche tanti bassi come il periodo post X Factor. Aka afferma che la montagna russa della sua carriera è ciò che desidera, perchè un percorso lineare non gli darebbe la forza per ricominciare da zero e rinascere.

 

La costruzione del team Cosmophonix è stato un punto fondamentale per fargli acquisire sicurezza. Più che un gruppo di lavoro sono proprio una famiglia.

 

Uno dei membri interviene spiegando la ricerca del suono di Cosmophonix, ispirata al pop americano. Una delle maggiori soddisfazioni è stata riuscire a trasformare Luca Marzano in Aka7even, rinnovandolo e rendendolo adatto agli sviluppi del settore musicale. Lo hanno indirizzato subito a cercare di scrivere, facendo canzoni con dei ritmi professionali, anche quando non era ancora conosciuto. Lo hanno abituato a lavorare a 360 gradi, curando la sua immagine e cercando di fargli capire “che avatar essere nel mondo musicale”.

Fra session in giro per il mondo e nuovi progetti, abbiamo conosciuto il diario di bordo di Aka7even per il 2024.

 

Usciti e rientrati dalle sale di Torneria, da Napoli passiamo a Roma, per ascoltare l’intervista di uno degli artisti più noti dell’ immaginario indie italiano.

 

Tommaso Paradiso!

 

18.15 – INTERVISTA A TOMMASO PARADISO

Con l’intervento di Tommaso Paradiso e la moderazione di Nur Al Habash (Direttrice artistica MMW).

 

Si presenta con un bicchiere di vino bello carico. Parlando delle diversità del nuovo tour, spiega come finalmente sia riuscito a giungere alla costruzione del concerto che avrebbe sempre desiderato. Con la carica giusta, con la band adatta e con il clima che ha sempre ricercato.

 

Con i suoi 40 anni portati con fierezza, il passare del tempo l’ha portato a essere più riflessivo, come si può notare dal cambio di rotta di “Blu ghiaccio travolgente”.

 

Quando scrive una canzone, mentre da più giovane non ci pensava, si chiede se rispetti i suoi parametri estetici.

 

Parlando del significato dell’arte, per lui la musica non deve essere per forza di intramontabile valore, la musica leggera è un’arte difficile così come la commedia, e va molto fiero di avere fatto tanta musica di questo tipo come “Riccione”.

 

Appassionato da molto tempo in filosofia, con una laurea, cerca di portare questa capacità di interrogarsi nei suoi brani.

 

Ma oltre a essere riflessivo,  Tommaso Paradiso sa essere anche un tipico italiano medio. La vera passione, oltre alla musica, è infatti il calcio. Oltre a essere un grande amante del vino e dei cinepanettoni. Parlando di natura, invece, il mare sta al centro dei suoi nuovi progetti, ma è anche stato un punto di riferimento per cercare del conforto.

 

Verso la fine arriva una rivelazione dell’artista che ha sconvolto un po’ tutti, Tommaso Paradiso odia “Maradona e Pelè”. Scrisse questa canzone appena entrato in Islands Records, costruendo un altro ritornello, ma spinto da Dardust e il suo team lo cambió perchè troppo delicato per essere una hit estiva. Così come non sopporta “Piove in discoteca“, considerata da lui troppo commerciale e inadatta, si sentì obbligato a stravolgerla per avvicinarsi a Davide Petrella e Dardust.

 

Mentre va molto fiero di “Sensazione stupenda“, che considera il suo disco più riuscito.

 

Nella scelta di un disco, spiega, si basa su due parametri: il tempo, cioè quanto e per quanto tempo ascolterebbe una canzone durante la giornata; la cantabilità, ovvero come la sua voce si adatta al brano. Quelle migliori son quelle che canta come se stesse bevendo acqua.

In conclusione cita due suoi punti di riferimento, completamente diversi quasi complementari fra di loro. Vasco Rossi, che ha raccontato il marciume dei vizi dell’essere umano, e Jovanotti che invece ha parlato di spensieratezza e felicità. Uno dei suoi sogni sarebbe fare una carriera in cui riesca a unire questi due concetti. Dopo averci intonato il misterioso ritornello in sostituzione di “Maradona e Pelè”, si chiude anche l’ultima intervista in Torneria Tortona.

 

Dopo averlo fermato per un selfie, ancora sconvolti da un artista che senza freni esprime il suo odio per due suoi brani di successo e apprezzandone la disarmante e simpatica onestà…per noi è già tempo di muoverci per concludere l’esperienza milanese della settimana musicale.

 

E come potremmo non farlo se non, con quello che è per antonomasia il miglior evento musicale, un concerto!

 

21.00 – FEDERICA ABBATE IN CONCERTO

Avevamo la possibilità di scegliere fra vari eventi che spaziavano dal pop al rock, molti si divertiranno per esempio col closing party milanese delle mitiche Vibrazioni, ma noi abbiamo fatto un’altra scelta.

 

Ci dirigiamo In Santeria Toscana, un altro luogo in cui la cultura musicale si diffonde. La MMW ha permesso di conoscere questo posto con moltissimi eventi organizzati (per citarne uno quello dei Ministri). E anche nella sua serata conclusiva il centro culturale, a metà fra essere un teatro e un atelier artistico, ha deciso di ospitare una delle autrici più importanti del nostro panorama nazionale, Federica Abbate. Dopo anni a scrivere per gli altri, il suo amore per la musica l’ha portata a pubblicare l’album “Canzoni per gli altri“, rivendicando il suo desiderio di essere una cantautrice. L’album vede la collaborazione di artisti del calibro di Elisa, Alessandra Amoroso, Nashley, Mr Rain, Fred De Palma, Ana Mena, Francesca Michielin, Matteo Romano e Franco 126. Oggi in Santeria il pubblico è tutto suo, e noi di Pillole siamo contenti di poter cantare a squarciagola le canzoni di una ragazza che per stare su quel palco, ha fatto tantissima gavetta!

Federica Abbate

Con un ending party organizzato da Linecheck a Bologna, si consumano le ultime euforie della Music Week.

 

È stato un evento unico, che abbiamo provato a raccontarvi a modo nostro. Come sempre in Pillole, partecipando agli eventi che reputavamo più rilevanti.

 

Speriamo di avervi dato l’idea del grande potere che questo evento ha avuto sulla città. La musica è stato il veicolo per parlare di argomenti come il femminismo, l’industria, il diritto, l’uguaglianza, l’ansia esistenziale e molto altro ancora.

 

Milano ha messo al centro il settore musicale, con tutte le sue contraddizioni e i suoi pareri contrastanti. Abbiamo conosciuto le icone pop, il mondo della radio e della televisione, ma siamo anche entrati nelle piccole realtà musicali, dove vive ancora una fortissima anima underground e alternativa.

 

Tutti i generi son stati chiamati al confronto dal rock al rap, dall’afro al jazz, con l’obiettivo di migliorare il settore musicale.

 

È stato un modo per conoscere i luoghi dove respirare musica, da Torneria Tortona al Bar Mosso, dal Nidaba Theatre all’Alibi Music & Spirits, da Base Milano a Santeria Toscana e molti altri ancora.

 

Ma, soprattutto, è stata un’occasione per vedere l’immenso potere che ha la musica, quello della condivisione.

 

Abbiamo visto una Milano viva, con gente proveniente da tutta Italia legata da un’unica passione, l’amore per questa meravigliosa arte. Noi ci siamo emozionati e divertiti, e speriamo di avervi trasmesso il nostro entusiasmo con i nostri articoli. Purtroppo non potrò dirvi più “Buona Music Week!”, visto che volge al suo termine. Ma potrò esclamare una frase ancora più bella, ovvero “Buona Musica!”, perchè quella non finisce mai.

Scritto da: Davide Gazzola

Davide ” Letargo” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.

Scritto da: Davide Gazzola

Davide ” Letargo” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.

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Davide ” Letargo” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker.

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