A tre anni dal tour nei palazzetti, Ultimo torna in Sicilia con il suo “Ultimo – Stadi 2022“, per una bellissima doppietta allo Stadio Cibali di Catania. Ecco com’è andata.
Prendete un giovane ragazzo: dategli in mano un foglio, una penna e un pianoforte. Fatelo cantare nella cameretta di casa, per strada o nei quartieri di Roma insieme agli amici. Fategli calcare il palco del Festival più importante di Italia, fategli collezionare una serie di riconoscimenti in soli tre anni e concedetegli le chiavi del successo, quelle che mai nessuno era riuscito a conquistarsi, prima di allora, con tanta velocità. E poi…Fate giungere una pandemia che metta in crisi il mondo sanitario, ma, soprattutto, faccia vacillare la carriera di questo ormai “ex emergente”.
Quella che vi abbiamo appena raccontato è la storia di Ultimo, il ragazzo dai “Sogni appesi” con 52 dischi di platino e 17 dischi d’oro.
Chi macina una serie di successi in pochi anni e si ritrova costretto a mettere in pausa la propria carriera all’alba di quello che può essere definito il sogno più grande di una vita (un tour negli stadi), sa di correre un rischio: essere dimenticato dal pubblico. Rischio che, certamente, può correre anche un “ex talent” o tutti quegli artisti che decidono di concedersi una pausa, ma che può gravare particolarmente su un ragazzo come Ultimo, se pensiamo che il suo percorso artistico ha raggiunto l’apice in un momento in cui l’industria musicale era ancora lontana dalla proliferazione di tanti talenti, come Blanco, Madame, Rkomi e Sangiovanni. Eppure l’affetto per questo giovane cantautore non è mai svanito e i risultati ne sono una conferma: 15 date presso gli stadi più importanti di Italia, di cui 11 sold out. Un tour che è partito lo scorso 5 Giugno dallo Stadio Comunale di Bibione e che, ieri sera, 11 Luglio, è arrivato allo Stadio Cibali di Catania.
Per questa serata speciale c’è stato chi ha rinunciato perché si è affezionato, appunto, alle novità discografiche, ma c’è stato anche chi ha tenuto stretto quel biglietto per tre lunghi anni. Anni duri, intensi, ma che sono stati spazzati via in un batter d’occhio quando, ogni presente, ha avuto la possibilità di riassaporare la parola “normalità”: le ore di attesa, le lunghe file sotto il sole rovente, le corse e le lotte per il miglior posto.
L’adrenalina cresce. L’emozione è palpabile. Sono le 21:20 quando le luci si spengono.
Il concerto si apre con una serie di immagini di stelle e pianeti, simboli ricorrenti nella discografia del cantautore, il cui volto poi compare sul maxischermo. Si parte con “Buongiorno vita”.
Fin dalle prime note si intuisce chiaramente come il live sia di ottima produzione (curata da Vivo Concerti), uno spettacolo che ripercorrerà, in due ore, 30 brani del repertorio del giovane cantautore.
La prima parte del concerto è un salto nel passato: “Dove il mare finisce”, “Cascare nei tuoi occhi”, “Il ballo delle incertezze”, “Poesia senza veli”, per poi arrivare alla nuovissima “Vieni nel mio cuore”, canzone scritta per celebrare proprio il tour negli stadi.
Chi conosce Ultimo sa quanto sia taciturno e quanta fatica faccia nell’esternare i propri pensieri, preferendo la musica al dialogo, che arriverà a metà concerto. Si procede, quindi, con ritmi serrati verso altre hits come “Niente”, “Piccola stella”, “Ipocondria”, “Sul finale”, impreziosite dalla presenza di una band di taglio internazionale composta da fiati, cori, batteria, tastiera, basso e violini.
Poi un calice di vino sulla passerella, di fronte al suo pubblico: è arrivato il momento di brindare a questa serata con un medley intimo che racchiude brani dei primi dischi come “Quella casa che avevamo in mente”, “L’unica forza che ho”, “Stasera”, “Peter pan”, ma anche più recenti e fortunati come “Non sapere mai dove si va”, “Supereroi”, “Il bambino che contava le stelle”.
20.000 voci si stringono all’unisono a quella di Ultimo. Quello del cantautore romano è un pubblico trasversale, che abbraccia tutte le fasce d’età: da intere famiglie composte da bambini e genitori, a gruppi di adolescenti, fino a coppie più adulte che, innamorate come il primo giorno, si lasciano accarezzare dai testi melodici del giovane.
A metà concerto Ultimo si rivolge ai suoi fan per condividere un discorso intimo e toccante:
“Questo è un momento molto particolare del concerto perché dovrei dire qualcosa.
Prima del tour mi sono chiesto cosa avrei potuto raccontare a tutte queste persone e cosa sarebbe potuto rimanere di questa serata. Quando scrivevo questo discorso inciampavo sempre sulla parola passione: molte volte i miei amici mi prendono in giro perché pensano che io sia pessimista quando dico che il nostro tempo sia limitato, in realtà sono solo realista. Il tempo di tutti noi è limitato, allora non mi resta altro che ricordarvi che l’unico senso che c’è in questa vita è vivere quello dentro la passione che ognuno di noi ha. La passione è la cosa che manda avanti la vita, qualsiasi essa sia. In un film si dice che l’ossessione supera il talento. Ecco, quello che vi consiglio è di ossessionarvi della passione che avete, vivete dentro la passione e siate sempre più ossessionati che talentuosi, perché il talento vi lascerà a piedi prima o poi.“
Ultimo si siede al pianoforte e osserva la sua nuova “grande cameretta”. È arrivato il momento piano e voce, in cui ascolteremo brani introspettivi come “La stella più fragile dell’universo”, “Giusy”, “Farfalla bianca”, “Forse dormirai”, “Quel filo che ci unisce”, “Tutto questo sei tu”. Su “22 Settembre” diversi geyser a Co2 e fiamme tornano a fare da padrone, in una grande struttura a forma di U che sovrasta il palcoscenico e che si specchia nella passerella che porta al pubblico.
Il live si chiude con ”Sogni appesi”, manifesto di massima espressione del cantautore romano. Ultimo si butta tra la folla e sfiori le mani di chi c’è sempre stato. Sui maxischermi alcune immagini ripercorrono la sua giovane, ma intensa carriera: dai primi saggi di musica, alla scalata verso i palazzetti, al concerto al Colosseo vuoto, fino al primo stadio all’Olimpico nel 2019.
Presentata la band e calato il sipario, una grande scritta chiude definitivamente l’evento “Per chi è ultimo e vale”.
Niccolò, in fondo, è rimasto il solito ragazzo di quartiere, l’eroe che ha lottato per la sua felicità e che, oggi, incarna il sogno di tutti i suoi coetanei.
Il viaggio di Ultimo prosegue con gli ultimi tre appuntamenti sold out: il 17 Luglio al Circo Massimo di Roma, il 23 e 24 Luglio allo Stadio San Siro di Milano.
Si ringrazia Ultimo e l’ufficio stampa Wordsforyou per la gentile concessione.
Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.
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