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“Volevo essere un duro”, la recensione del nuovo album di Lucio Corsi
Volevo essere un duro recensione album Lucio Corsi

“Volevo essere un duro”, la recensione del nuovo album di Lucio Corsi

Un anno d’oro il 2025 per Lucio Corsi. Dopo il secondo posto al Festival di Sanremo, arrivano i tour sold-out e l’Eurovision. Ma il primo passo dopo gli eventi dell’Ariston è l’uscita del nuovo album “Volevo essere un duro”:

 

Tu sei il mattino: romantica, a primo ascolto sembra essere una dedica amorosa. In effetti è così, ma nelle parole del cantautore c’è molto di più. C’è la sua nascita, la sua formazione e anche l’arrivo del primo amore che, come tutto ciò che avviene in età giovanile, viene ricordato con maggiore potenza e sentimento. 9

 

Sigarette: le sigarette sono un pretesto, o meglio, un punto di partenza per finire in un momento buio dell’artista legato a sintomi depressivi e alla solitudine. “Per stare soli servono carezze”, è il paradosso di ogni vita. Percepiamo la mancanza solo quando abbiamo vissuto la pienezza. 8-

 

Volevo essere un duro: la vincitrice morale del Festival di Sanremo. Cantautorato e rock, conquistano il cuore di tutta Italia grazie alla magia di Lucio Corsi, con un testo che ci invita ad accettarci per come siamo con tutte le nostre fragilità. 9.5

Francis Delacroix: divertissment chitarra e voce in omaggio all’amico Francesco Cerutti e, in generale, al mondo della fotografia, capace di catturare ogni momento dell’umanità. 7

 

Let there be rocko: un bizzarro storytelling rock su un bullo di nome Rocco, che tormenta la classe di Lucio Corsi. Tra citazioni a “Jailhouse rock“, il testo è un esercizio di stile con le sue esagerazioni volutamente grottesche e fantasiose, in cui addirittura si dice che Rocco sia sparito durante una fuga da un incendio o che sia precipitato nel vuoto dopo essersi dondolato su una sedia. 7-

 

Il re del rave: giocando sull’allitterazione delle parole, il brano è evasione pura. Il re del rave, in cui molti giovani si ritroveranno, ha il desiderio di fuggire da una realtà che non gli appartiene, attraverso ogni tipo d’eccesso e di stratagemma che lo portano a una serie di visioni allucinogene, provocando in lui un momentaneo sollievo nella confusione della musica. 7

Situazione complicata: il titolo spiega esattamente il senso della canzone. Con il crescendo della strumentale, cresce la difficoltà di un amore che risulta essere impossibile e contro ogni etica, dato che si tratta della moglie del migliore amico. 7

 

Questa vita: inno rock, come l’attitudine che cerca d’esprimere. Una vita che ci schiaccia, ma che non ha alcun peso, con l’umanità che nella sua diversità riesce lo stesso a risorgere, formando un nuovo arcobaleno. 8

 

Nel cuore della notte: una ballad al pianoforte, che ci riporta all’essenza del suo cantautorato. La notte di una cittadina di provincia, luogo di malinconia e di brutti ricordi, viene illuminata di speranza. Tutte le storie si intrecciano da quelle più crudeli a quelle più dolci sotto un’unica stella, quella dell’umanità. 8.5

Scritto da: Davide Gazzola

Davide ”Koda” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.

Scritto da: Davide Gazzola

Davide ”Koda” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.

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Davide ”Koda” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker.

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