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X Factor 2023, resoconto e pagelle della finale

X Factor 2023, resoconto e pagelle della finale

Tra manche con medley, inediti e duetti, siamo giunti alla tappa che corona il percorso di X Factor: la finale. Ecco come ci sono sembrati i 4 migliori talenti di questa edizione:

Manche Medley:

Il Solito Dandy: il “best of” ci ricorda che ventata di freschezza vintage ha portato Il Solito Dandy in questo X Factor. Un cantautore che avrebbe avuto un successo clamoroso negli anni ’80, ma l’effetto nostalgia è stato talmente alto che lo ha portato a conquistare il pubblico dello show. Unendo il cantautorato al mondo dance tanto caro a Dargen, potrebbe aver trovato la cifra stilistica per dare il via alla sua carriera artistica. 8

Maria Tomba: al contrario, il suo “best of” ci fa capire come sia stato svolto un lavoro altalenante con lei. Si passa dalla teatralità esagerata degli Skiantos, alla struggente interpretazione in “Always“. 6

Stunt Pilots: il “best of” ci evidenzia la loro grande capacità di portare ogni cover nel funk-rock. Confermandoci quanto notato durante tutti i live, sono unici nel genere. 8.5

Sarafine: il suo “best of” sembra uno spettacolo in qualche teatro o un dj set in discoteca. Interviene sempre drasticamente nella produzione, dandoci l’illusione che siano suoi pezzi. 8

Manche Duetti:

Maria Tomba: prosegue con coerenza rispetto a “Crush”, nel duetto con Myss Keta in “PAZZESKA”. La linea tra l’irriverenza e il mettersi in ridicolo è talmente sottile che anche noi facciamo fatica a notarla. 4

 

Stunt Pilots: grande esibizione in “Sole spento” con l’ex leader dei Timoria, Omar Pedrini. Qua gli Stunt convincono anche facendo rock puro. 7.5

 

Sarafine: ci fa ballare insieme agli Ofenbach sulla cassa di “Overdrive“, tirando fuori una voce da artista internazionale. 8

 

Il Solito Dandy: canta insieme a Francesco Gabbani nel brano sanremese “Viceversa”. Inizialmente molto teso, riesce a sciogliersi solo nel crescendo, graffiante sul finale della ballad. 6+

Gara Inediti:

Stunt Pilots – “Imma Stunt” 7.5

 

Sarafine – “Malati di Gioia” 7

 

Il Solito Dandy – “Solo tu” 6

 

Maria Tomba – “Crush” 4

 

Dargen D’Amico: tirando le somme della sua stagione di X Factor, ha avuto momenti altalenanti. Da grandi idee come il progetto dance-cantautore con Il Solito Dandy, a momenti di grande down come la bassezza della diatriba con Morgan. Porta due dei suoi in finale, classificandosi ancora una volta secondo con gli Stunt Pilots, ma concludendo per tutti i suoi ragazzi al meglio il loro percorso, senza mai snaturarli. 7.5

 

Ambra Angiolini: aveva tra le mani quella che, inizialmente, sembrava essere la voce più bella dei casting, Angelica. Ma le assegnazioni monotone, l’hanno resa sempre più vulnerabile al televoto, facendola sembrare una cantante che sa fare solo pezzi struggenti e tutti uguali. Nei commenti risulta sempre poco incisiva, non dando mai critiche costruttive ai ragazzi. Detto questo, abbiamo apprezzato la forza con la quale ha sempre risposto alla maleducazione di Morgan e l’estrema dignità con cui ha seguito gli artisti della finale, pur vivendola da spettatrice. 5.5

 

Fedez: partito con la squadra più debole in assoluto, è riuscito a destreggiarsi tra strategie e assegnazioni azzeccate fino alla finale. A lui va il grande demerito di aver costruito un percorso troppo ironico e poco emozionale per la voce di Maria Tomba, ma gli va dato il grandissimo merito di aver creduto al progetto unico Sarafine, vincitrice di questa edizione di X Factor. 8+

Si conclude così un’altra stagione di X Factor, lasciandoci con due riflessioni fondamentali e contraddittorie. Se da una parte lo show, da molti anni, si dimostra fondamentale nella ricerca di progetti originali come i recenti vincitori (I Santi Francesi e il loro rock elettronico o Sarafine e la Dubstep), dall’altra il potere di X Factor come talent in grado di sfornare carriere durature sembra essere svanito. In questa edizione più che mai abbiamo notato le grandi debolezze che potrebbero stare alle radici del problema di X-Factor. Innanzitutto è stata un’edizione giuria-centrica, in cui i dissidi tra i giudici sembravano più importanti delle esibizioni dei concorrenti. Per non parlare del percorso scelto, un percorso breve di circa due mesi in cui i ragazzi si sono esibiti in cover, non permettendoci mai (se non nelle ultime due puntate) di conoscere i loro inediti, che dovrebbero essere il biglietto da visita della loro vita e della loro possibile carriera.

 

Ci lascia anche quest’anno un format che reputiamo validissimo, in grado di incantarci con le sue scelte d’alta qualità (dai giudici tecnici come Morgan o Manuel Agnelli, passando per le assegnazioni di brani storici o, ancora, proponendo coreografie da show internazionale), ma che al tempo stesso sembra aver perso di vista il focus del programma, ovvero la ricerca di nuovi talenti per il panorama musicale italiano.

Nella speranza che il format possa migliorare anno dopo anno, con un po’ di malinconia Pillole saluta lo show rosso che ritornerà il prossimo anno con nuovi volti e nuovi talenti da tifare.

Scritto da: Davide Gazzola

Davide ”Letargo” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.

Scritto da: Davide Gazzola

Davide ”Letargo” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.

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Davide ”Letargo” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker.

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