Con qualche eliminazione che ha rinnovato gli equilibri del canto e del ballo, si consuma un altro pomeridiano della scuola d’Amici, con una gara cover e una per gli inediti:
Trigno: riscrive sopra a Lucio Battisti, riducendo la portata e il sentimento di libertà in “Il mio canto libero”, abbassando un significato universale ad una vicenda personale, ricca di dettagli quotidiani, ma privi della stessa potenza che ha il testo originale. 4
SenzaCri: alcuni limiti sono presenti anche in un’intensa interpretazione di “Non me lo spiegare”. La gestione della respirazione, che nei silenzi di questa canzone vengono amplificati, e il passaggio dai registri alti a quelli bassi sono da migliorare. Ma la strada delle ballad è quella giusta, perchè il suo timbro ha il potenziale per emozionare e sarebbe un peccato rinchiuderlo nell’urban. 7.5
Chiamamifaro: troppo pulita e delicata in un brano sporco come “100 messaggi”. Non sempre la chiave piano-voce è quella corretta e, sull’intensità di Lazza, è risultata ancora troppo immatura nel vissuto e poco credibile. 5
Antonia: grande tecnica, ottima capacità di fare fraseggi e vocalità black. Superate le ansie della prima puntata, riesce a controllare il mezzo vocale, facendo un’ottima interpretazione di “Ex factor”, risultando anche molto sicura sul palco. Potrebbe essere l’unica, se valorizzata dalle cover, a far concorrenza a Nicolò. 8.5
Ilan: riesce a superare le difficoltà di “Dubbi non ho”, pur traballando sui falsetti. Rispetta Pino Daniele, restituendo l’atmosfera romantica unita alla grande leggerezza che ci porta a non avere dubbi sulla nostra anima gemella. 7-
Luk3: chitarra e voce su “Stanza singola” di Franco126. Non fa variazioni e mantiene la ballad basica come l’originale. L’interpretazione è scolastica e troppo amatoriale per il livello d’Amici. Dal talent più importante d’Italia ci aspettiamo di più di una performance da spiaggia o da serata nei locali. 4-
Diego: già si vede il passaggio a Lorella Cuccarini, che ha centrato l’assegnazione con “You are the reason“. Lo porta ad osare, sperimentando sulla sua estensione vocale, che nel percorso con Rudy Zerbi è sempre stata molto trattenuta. Nella chiave emozionale sembra trovarsi a suo agio, pur avendo molti margini di miglioramento. 7
Nicolò: finalmente un brano complesso, dove si può valorizzare l’immensa superiorità tecnica di Nicolò rispetto a tutti gli altri concorrenti. Padroneggia “Someone like you” di Adele, arrivando ad emozionare proprio nel momento più importante, ovvero il ritornello. 9
Vybes: canta l’inedito “Standard”, di cui sostanzialmente abbiamo già detto tutto. Tra i punti forti la strumentale blues e la critica al mondo social. Tra quelli negativi la dizione ed un flow molto ripetitivo. 6-
Nicolò: canta la versione integrale di “Non mi dimenticherò” e la seconda strofa aggiunge dinamica ad una ballad molto classica. La canzone risalta le sue capacità canore, tuttavia più la si ascolta più ci si rende conto che richiami immaginari già esistenti nella musica italiana, non facendo emergere la sua personalità. 6-
SenzaCri: anche lei canta “Madrid” completa. Nella seconda strofa che porta al secondo ritornello c’è qualche passaggio che valorizza il suo vibrato, ma il singolo è troppo simile a tante altre proposte dell’urban. 5-
Antonia: presenta il suo primo inedito, “Giganti”. L’inizio con gli archi già fa comprendere la grande eleganza del suo pop. La traccia spicca per personalità, con un suono R&B che contamina la ballad. A parte qualche influenza d’Elodie nelle linee melodiche, il brano ha molto carisma. Sia dal punto di vista testuale, pescando immagini dalla mitologia fantasy per descrivere l’immortalità dell’amore, sia per il mondo sonoro molto coerente con la personalità dell’interprete. 7-
Rudy Zerbi: limitato nelle scelte artistiche, insiste sul concetto che le classifiche e i numeri debbano decidere il destino degli allievi, appoggiando Alessandra Celentano nella proposta che, dopo 3 ultimi posti, l’allievo vada eliminato. Con Antonia non deve nemmeno impegnarsi troppo, il suo talento vocale la porta a ben performare anche con assegnazioni sbagliate, ma la scelta black-music si è rivelata essere vincente. Bravo anche con Ilan e Pino Daniele, ha il grosso difetto della saccenza particolarmente marcata in queste ultime settimane. 5
Lorella Cuccarini: coerente nel bocciare la proposta della maestra di classico, ha il grande problema nel gestire Luk3 nelle cover, ancora ultimo. Riesce, però, a portare verso nuovi orizzonti Diego con brani più complessi tecnicamente, mettendo un primo tassello per la sua crescita, oltre a valorizzare SenzaCri con Tiziano Ferro. 7
Anna Pettinelli: ottima anche lei nel contrastare la proposta d’eliminazione dopo 3 sfide, sottolinea l’incapacità di Rudy Zerbi nel prendersi le proprie responsabilità. Fa brillare la tecnica di Nicolò su Adele. Tuttavia sbaglia a dare a Trigno un brano troppo più grande di lui. 7
Davide ”Koda” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.
Davide ”Koda” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.
Davide ”Koda” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker.
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