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Intervista esclusiva a Marca per il nuovo singolo “Chiara”
Intervista Marca

Intervista esclusiva a Marca per il nuovo singolo “Chiara”

Dopo aver conosciuto i The Francis (cliccate qui per rileggere l’intervista), oggi vi presentiamo Marca, in rotazione radiofonica con il nuovo singolo “Chiara”, pubblicato lo scorso 14 Maggio. Conoscetelo meglio nella nostra intervista!

 

Marca, all’anagrafe Edoardo Marcantoni, nasce il 31 Ottobre del 1996. La sua musica arriva dalla voglia di riscatto, dalla volontà di cambiare il suo passato. Le sonorità Pop/Rap incontrano il cantautore che è in lui, creando uno scenario pieno di emozioni e di ricordi.

 

Marca nasce da una realtà in cui non ha mai trovato il suo posto, in cui non si è mai sentito abbastanza e nella quale c’è bisogno di un sogno molto più grande di lui che riesca a stravolgerla.

 

Nel 2021 entra a fare parte della grande famiglia di HOOP MUSIC. Il 17 Marzo 2023 pubblica “Oronero”, omaggio a Giorgia, dove mette la sua penna riscrivendo la seconda parte. È solo l’inizio del progetto che, nel 2024, ha visto la prima uscita con “Nel mio universo”, a cui fa seguito il brano “Chiara”.

Ciao Edoardo, presentati ai nostri lettori.

«Ciao a tutti, sono Edoardo Marcantoni, in arte MARCA, vengo da Ascoli Piceno e sono un cantautore.»

 

Quando e come ti sei avvicinato alla musica?

«La Musica è sempre stata parte della mia vita. La prima persona che mi ha fatto avvicinare a lei è stata mio padre, fin da quando ero piccolo. Con il tempo ho portato avanti questa passione, trovando in lei un modo per sfogare i miei pensieri, soprattutto negli anni delle superiori. Cantare mi faceva (e mi fa tutt’ora) stare bene con me stesso.»

 

“Marca nasce da una realtà in cui non ha mai trovato il suo posto, in cui non si è mai sentito abbastanza e nella quale c’è bisogno di un sogno molto più grande di lui che riesca a stravolgerla”. Sbaglio a trovarci un parallelismo ad Ultimo?

«Non sbagli! Ultimo è un cantautore che è riuscito a crearsi attorno un proprio mondo con la sua musica, affrontando temi che le persone vivono quotidianamente. Io accolgo in pieno il suo pensiero: credo che la musica sia un canale che riesca a creare empatia tra persone e che, grazie ad essa, si possano riuscire a superare molte debolezze e paure. È stato così per me e lo è tutt’ora. La musica mi ha aiutato nei miei momenti di sconforto e mi ha dato speranza per andare avanti e credere in qualcosa.»

 

Le tue sonorità pop/rap si percepiscono a partire da “Oronero”, brano storico di Giorgia, di cui hai voluto riscrivere la seconda parte e pubblicarla lo scorso anno. Come mai hai deciso di iniziare da una cover? E perché proprio questa cover?

«Ho inaugurato il mio profilo Spotify e le altre piattaforme digitali lo scorso anno con questa cover, per dare un primo assaggio di quello che sarebbero state poi le mie canzoni. Giorgia per me è un’artista incredibile che seguo e ammiro da quando sono piccolo. “Oronero” è sia un omaggio a lei che mi ha fatto innamorare del canto, sia una canzone che affronta una tematica un po’ pirandelliana. L’essere visti da tante persone in un modo diverso, ricevere innumerevoli opinioni su di te senza magari sapere chi sei veramente. Ecco, occorrerebbe lasciarsi scivolare i giudizi altrui.»

Subito dopo ti sei lanciato nel mondo degli inediti, entrando in scena con il singolo “Chiara”, pubblicato lo scorso 14 Maggio. Com’è nata l’idea della sua creazione e produzione? E che riscontro sta avendo?

«Iniziai a scrivere Chiara tanti anni fa, durante il mio percorso universitario: era solo una bozza allora, ma l’ispirazione è venuta perché in quel periodo ho conosciuto davvero molte amiche che si chiamavano Chiara. Con ognuna ho avuto l’opportunità di condividere una parte di tempo, di conoscere le loro storie e le loro debolezze e più le ascoltavo, più mi ritrovavo nelle loro vite. La canzone è nata così. Dopo anni sono riuscito a tirarla fuori dal mio “archivio” delle canzoni scritte da quando ero un sedicenne, l’abbiamo messa a posto con la mia accademia Hoop Music ed è uscita. Non posso che esserne felice perché ho avuto un bel riscontro, sono contento che la canzone sia “arrivata” e sia stata ascoltata.»

 

Il brano parla di una ragazza tanto forte quanto fragile, che nella sua vita non si è mai sentita “abbastanza”, ma che con il tempo sta riuscendo a stare bene con sé stessa e a cambiare la propria vita. Ti ci ritrovi in questo racconto?

«Assolutamente, come dicevo anche prima, Chiara è la storia di queste ragazze che ho conosciuto e più scrivevo delle loro vite e fragiità, più io mi ritrovavo nelle parole che uscivano fuori. Chiara è dedicata a loro, che mi hanno dato un motivo per scriverla, ma anche a Marca.»

Insomma, un brano con un bel messaggio di speranza. Pensi che la musica possa ancora avere il potere di cambiare qualcosa?

«La musica penso che sia la cura migliore per i momenti che ci fanno stare male, ed anche per quelli in cui siamo felici. Ha il potere di cambiare l’umore, di far stare insieme le persone e credo sia proprio questa la cosa più importante.»

Ti piacerebbe, in futuro, trattare altre tematiche introspettive?

«Sì certamente, le canzoni che scrivo, sia quelle già pubblicate sia quelle che usciranno, hanno come obiettivo quello di far riflettere su temi comuni: la paura di non essere accettati, del non sentirsi abbastanza, e la musica riesce ad abbattere questi pensieri.»

 

Di cosa non parleresti mai, invece, nei testi delle tue canzoni?

«Probabilmente di politica perché sono abbastanza ignorante in materia, ma mai dire mai nella vita.»

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La tua musica arriva dalla voglia di riscatto e dalla volontà di cambiare il passato. Oggi ti senti soddisfatto della piega che preso la tua vita artistica?

«Sono agli inizi di questo mio percorso, però rispetto ad anni fa dove far uscire le canzoni e raccontarmi mi sembrava così lontano, adesso mi sento più realizzato. Faccio quello che amo, cantare e raccontarmi nelle canzoni. Sono soddisfatto e ho solo tanta voglia di percorrere questa strada.»

 

Potessi realizzare il duetto dei tuoi sogni con artisti di ogni era, quale sceglieresti e perché?

«Bella domanda, ho l’imbarazzo della scelta! Un artista del passato che adesso non c’è più è sicuramente Alex Baroni. Sono nato e cresciuto con “Cambiare”, con il tempo sono cambiato anche io insieme a questa canzone, che però non mi ha mai abbandonato. Alex Baroni era un talento enorme, sarebbe stato un sogno un duetto così. Del presente mi piace Marco Mengoni, una delle voci più belle che abbiamo: lui sul palco riesce a donare agli altri tutta l’emozione che ha.»

 

Quali sono i tuoi progetti per l’immediato futuro? E quelli per il lungo periodo?

«Ci sono altre canzoni all’orizzonte. Una esce a fine Giugno e si intitola “Diventare Grandi” e poi sto lavorando ad altre che arriveranno sempre in questo anno. Per il lungo periodo mi piacerebbe poterle fare ascoltare in giro, trovare festival o locali per poterle cantare e farle conoscere anche dal vivo.»

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Come ti immagini tra qualche anno?

«Mi immagino così come sono adesso, che sto ancora scrivendo e pubblicando canzoni perché è ciò che mi fa stare più bene. Mi immagino cantare, magari davanti a più persone oppure no, ma sicuramente portando avanti questa mia passione che mi accompagna fin da piccolo.»

 

Lasciaci un’immagine che vorresti venisse subito in mente a chi pensa a Marca.

«Chi pensa a Marca pensa a riscatto, alla speranza per il futuro e alla realizzazione dei propri sogni.»

Scritto da: Rosaria Vecchio

Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.

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Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.

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