Dopo aver conosciuto BERRi (cliccate qui per rileggere l’intervista), oggi vi presentiamo Aaron Raschi, in rotazione radiofonica con il nuovo singolo “Solo”. Conoscetelo meglio nella nostra intervista!
Aaron Raschi è nato a Rimini nel 2001. Ha i primi contatti con la musica in tenera età, ma inizia a studiarla a 16 anni e a comporre canzoni a 17. Nel 2021 ha vinto la categoria 18-30 del Festival riminese Stella Nascente. Tra il 2022 e il 2023 Aaron ha effettuato un percorso di formazione musicale presso Up Music Studio a Cernusco sul Naviglio nel Milanese. All’inizio del 2024 ha fatto una collaborazione promozionale per il suo singolo “Diana” con CDF Records. Nell’autunno del 2024 ha partecipato a Sanremo NEWTALENT come artista a Rimini, esibendosi in una nota discoteca, l’Altromondo Studios.
“Solo” è il suo nuovo singolo, disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dall’8 Novembre 2024 e in rotazione radiofonica dal 15 Novembre.
«Ciao! Mi chiamo Aaron Raschi e faccio il cantautore, semi citazione ad Andrea Cerrato, che adoro e ascolto tantissimo!»
«Mi sono avvicinato alla musica in tenera età, avendone ascoltata sempre tanta, anche se ho iniziato a suonarla più seriamente a 16 anni con il pianoforte. Miglior scelta della mia vita onestamente.»
«Le mie fonti di ispirazione sono molteplici, sia musicali, che artistiche. Mi muovo molto a sensazioni e a vibrazioni, di conseguenza un paesaggio campagnolo in autunno con molti colori, per esempio, mi può dare l’ispirazione per scrivere una ballad.»
«Sicuramente Skioffi e Venerus, che io onestamente reputo due geni!»
«La vittoria di Stella Nascente della categoria 18-30 è avvenuta nell’estate del 2021, mentre la partecipazione a Sanremo NEWTALENT è avvenuta 1-2 mesetti fa. Tutte e due esperienze ultra formative.»
«No, non lo farei mai. Ho provato tempo addietro, ma non mi sono trovato per niente bene.»
«La creazione e la sua produzione è avvenuta a Dicembre 2023, in contemporanea con il mio singolo più vecchio “Diana”: è un brano che ha una genesi molto naturale, dato che è nato con l’esigenza di effettuare una denuncia sociale ai danni della società odierna.
La produzione, invece, nasce dall’esigenza di provare suoni nuovi, come quelli ambient presenti nell’intro.»
«Come ho detto prima, denuncia sociale. Anche l’artwork lo dimostra, denunciando significativamente quanto una persona possa sentirsi sola anche in mezzo alla gente. L’immagine che ognuno vede nel pezzo è personale.»
«La meta finale non c’è ancora, ma la detterà il viaggio: finchè esso non finisce, non ci sarà. Il mio genere musicale è parte integrante di questo viaggio, non ho un vero e proprio genere, anche se mi piace definirmi pop-indie.»
«Sì, è un’interpretazione corretta del pezzo, ma ripeto è tutto molto personale.»
«90% del tempo, per questo scrivo della mia vita in modo velato.»
«I progetti sono tanti, spero tanto che vadano in porto. Anche perché, piano piano, ci prenderemo tutto!»
«La musica, purtroppo, ultimamente va troppo dietro alle tendenze, se cambiassimo qualcosa sarebbe già molto meglio per noi emergenti.»
Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.
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