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Puntata molto particolare d’Amici. Nella sobrietà del lutto di Papa Francesco, un tentennamento da parte di uno dei giudici fa rimandare l’eliminazione di uno degli allievi alla prossima settimana:
Antonia: esplode in tutta la sua elasticità vocale su “Bridge over troubled water“. Riesce ad esprimere a pieno il senso di conforto che vuole dare il brano. Graffiando e accarezzando proprio come un amico che cerca di risollevare una persona in difficoltà emotiva. 8+
Trigno: difficile per un ragazzo giovane come lui cercare d’esprimere il dolore del lutto per una figlia. Ma in “Facciamo finta” risulta straziante senza sembrare costruito. 7
Nicolò: non particolarmente in forma su “Ordinary“, nonostante sia ovviamente un brano in grado di valorizzare la sua voce. Forse emotivamente scosso dalla dinamica della puntata o, semplicemente, poco convinto dell’assegnazione, non va oltre all’esecuzione. 7-
Trigno: forse Cat Stevens e “Father and son” erano un po’ troppo per lui. Dall’attacco, passando per le strofe, risulta continuamente calante. Anche il ritornello, in cui sforza il graffiato, è molto telefonato, e la sua pronuncia inglese non aiuta a migliorare la riuscita del pezzo. 5
Nicolò: rende bene l’eleganza e la sofisticatezza di “Eco”, dando anche maggiore potenza al ritornello che nell’originale di Joan Thiele era più soffiato. 7
Jacopo Sol: il suo timbro rotto è perfetto su “Purple rain“. Accompagnato dalla chitarra, si lascia molto trasportare, facendo variazioni interessanti sul ritornello. 7.5
Trigno: molto caricaturale la sua reinterpretazione di “Nessuno vuole essere Robin”. Viene tradito dalla coreografia preparata per l’esibizione, che lo ha allontanato molto dal senso del brano. 5.5
Antonia e Jacopo Sol: forse problema d’arrangiamento, ma nella loro esibizione si perde tutta la potenza di Sia in “Unstoppable“. Dei due Antonia era la più in difficoltà, mentre Jacopo è riuscito a dare quel minimo d’intensità necessaria per raggiungere la sufficienza. 6
Antonia: canta il singolo “Romantica” che, però, sembra essere un passo indietro rispetto a “Giganti”. Brano leggero, forse troppo, che prende tantissimo dalle atmosfere pop-club degli ultimi progetti di Elodie. 5
Jacopo Sol: anche per lui si abbassa il livello rispetto a “Complici”. La sua “Di tutti” è un brano di nostalgia per un ex amore macchiato da gelosia e manie di controllo. Punta molto sullo strazio espresso dal graffiato, ma è poco comunicativo. 5.5
Antonia: singolo emotivo dal nome “Dove ti trovi tu”. Forse esageratamente sontuoso per un brano che parla d’amore, con la pomposità e la bellezza sonora che non vanno di pari passo con il testo che è ricco di banalità. 6+
Trigno: il singolo migliore fra quelli proposti al serale. La sua “A un passo da me” è un racconto onesto di tutte le imprecisioni caratteriali di due persone che, nonostante tutto, continuano a scegliersi, per rimanere uniti in un finale cinematografico. 8
Trigno: bellissima l’alternanza fra il cantato lieve nella prima strofa e l’esplosione dei cori che anticipano il ritornello di “Wake me up when September ends“. Il costrutto è perfetto per valorizzare i tratti graffiati di Trigno, senza abusarne troppo. 7+
Jacopo Sol: riscrive “Fuorilegge” e, contro ogni aspettativa, risulta credibile e, soprattutto, migliora il valore dell’originale. La sua versione è più sensuale e passionale, facilitato dalle sue doti vocali. 8
Trigno: dentro la cruda verità di “Dedicato”, c’è tutta l’autenticità di Trigno. Sporca, onesta, umana. La poetica del brano di Loredana Bertè si addice benissimo alle caratteristiche vocali e caratteriali del ragazzo. 9
Antonia: intensa nel descrivere tutte le forze e le fragilità presenti nell’immensa umanità di “Esseri umani”. Alterna momenti parlati ad altri molto urlati, sottolineando le diverse sfumature emotive della ballad di Mengoni. 8
Trigno: gli viene molto bene la parte dell’artista rubacuori. Questo è il suo modo di mettere in scena “Like a rolling stone“. Il vantaggio del folk è la bassa richiesta vocale. Ma la grande difficoltà è reggere il confronto con i grandi cantautori che l’hanno portato, in questo caso Bob Dylan. Trigno non c’è riuscito a pieno. 5+
Nicolò: riesce a fare qualsiasi cosa, se ci crede veramente. Su “Sex on fire“, si trasforma in una star pop-rock. Sensuale, intenso e carico di rabbia. Si muove e gira intorno al palco quando il brano esplode musicalmente con la strumentale. Se questo è l’effetto adrenalina, gli auguriamo di andare sempre
al ballottaggio perchè più aumenta la pressione più diventa potente. 9
Trigno: varia parlando in mille modi d’amore. Leggero, teatrale e scanzonato in “Che cos’è l’amor” e pesante, intimo e struggente in “100 sigarette”. Dimostra una buona ecletticità, unita a un’innata capacità di stare sul palco. 7+
Rudy Zerbi: nemmeno nella richiesta di pacatezza riesce a trattenersi dai suoi atteggiamenti infantili nei confronti dei colleghi. Tuttavia, con le assegnazioni, regala ad Antonia e Jacopo due tra le migliori esibizioni della serata. 6
Lorella Cuccarini: con la perdita di SenzaCri si limita a godersi lo spettacolo, facendo qualche commento, ma non entrando mai nel merito della gara. S.V
Anna Pettinelli: ruggisce, si difende e risponde a tono ai giudizi. Dentro la parte, supporta al massimo i suoi ragazzi come una vera capitana. Tuttavia, a causa di alcuni brani non adatti a Trigno e Nicolò, li porta entrambi a rischiare l’eliminazione. 6
Davide ”Koda” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.
Davide ”Koda” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.
Davide ”Koda” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker.
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