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Generazione Zeta

“Comuni mortali”, la recensione del nuovo album di Achille Lauro
Comuni mortali recensione album Achille Lauro

“Comuni mortali”, la recensione del nuovo album di Achille Lauro

Venerdì 18 Aprile è uscito il nuovo progetto di Achille Lauro dal titolo “Comuni mortali“, che ha come obiettivo quello di rendere la musica dell’artista molto più matura. Non a caso ci sono molti passaggi romantici e malinconici, con sullo sfondo l’amore e Roma. Nel disco c’è spazio anche per qualche proposta musicalmente più innovativa, ma che risulta troppo scollegata dal senso della raccolta. Nel complesso si tratta di un buon album che transita Achille Lauro verso una discografia sempre più ricca di ballate:

Perdutamente: gli archi accompagnano delicatamente un parlato molto sofferente. Riesce nel difficile compito d’emozionare. Si parla del senso della vita e della paura di cadere, che si tenta di nascondere dentro rapporti passionali. 7.5

 

Amor: il nuovo singolo che esce in concomitanza del disco. Una ballad romana in cui la capitale, le serenate e le notti brave sono l’ambientazione di una dedica d’amore. 7+

 

Dannata San Francisco: stavolta accompagnato da una chitarra elettrica, il pezzo ha intenzioni più leggere rispetto a quelli che lo precedono. È uno storytelling di vita quotidiana legato a un amore consumato in America. 6-

Cristina: spunti cantautorali per un brano senza grandi cambi ritmici, ma con tanto contenuto. Il pezzo è dedicato alla madre di Achille, che però è molto di più di una curiosità autobiografica. Cristina diventa rappresentazione dell’amore materno. Una donna che ha sacrificato tutto quello che aveva pur di proteggere i figli. Una canzone che ci invoglia a correre da nostra madre per abbracciarla. 8-

 

Fiori di papavero: il primo pezzo in cassa dritta, dalle vibes club. Però, forse, è anche il più impersonale e il meno coerente con il concept del disco. Pur riferendosi molte volte a notti di passione a Roma, il flusso del racconto risulta meno incisivo. 5+

 

Amore disperato: il primo amore non si scorda mai. In tutti i sensi, perchè questo disco è anche dovuto al grande successo di questo brano. Il Lauro introspettivo alla massima potenza. In questa ballad riesce a trasferire tutto il suo dolore amoroso in un grido disperato. 8.5

Incoscienti giovani: nonostante il grande successo, continuiamo a pensare che il suo brano sanremese non sia particolarmente brillante. I riferimenti alla capitale e alla vita difficile di molti giovani nei borghi di periferia non bastano. Musicalmente stenta a decollare. L’unico guizzo è sul finale con l’utilizzo del sassofono. 6+

 

Walk of fame: l’amore in tutte le sue mancanze. Il vero sentimento si prova solo quando si piange per la sua perdita. La vera passione si sente quando si rimane con un pugno di sabbia dopo aver dato tutto. L’immagine principale del brano è una camminata della vergogna, sotto un cielo cupo, dopo essere usciti sconfitti in amore. 6

 

Dirty love: sonorità internazionali, ispirate alla house di Chicago e, in generale, alla produzione dei Daft Punk. Il testo analizza il lato più malizioso dell’amore. Il difetto principale è che, musicalmente, stona molto con la proposta espressa dal resto del disco. 6-

Nati da una costola: pianoforte e percussioni scandiscono il ritmo della voce di Achille Lauro, dando aulicità a un brano che ha molte pretese testuali. Si parla del senso dell’umanità, riflettendo sull’origine e sul destino della singola esistenza. 7.5

 

Happy birthday Mr Kennedy: si accenna al primo Achille Lauro, prima che diventasse una proposta pop. Torna lo slang inglese, il linguaggio urban e l’analisi di una consumazione sessuale. Forse si tratta di una chicca nostalgica per i fan storici, ma crea una strana sensazione, come se la sua maturità artistica avesse fatto un passo indietro. 5-

 

Barabba III: un brano che ricorda le origini di Achille Lauro. Non solo perchè è il titolo del suo primo mixtape, ma anche e soprattutto perchè si tratta di un racconto molto serrato in cui c’è tanta vita di strada, difficoltà familiari e tanto desiderio di rivalsa attraverso la musica. 8-

Scritto da: Davide Gazzola

Davide ”Koda” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.

Scritto da: Davide Gazzola

Davide ”Koda” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker. È un membro del team di Pillole di Musica Pop, anche se per definizione non si sente un “esperto”, ma semplicemente un “ossessionato” del Pop.

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Davide ”Koda” Gazzola è un giovane appassionato di musica e aspirante speaker.

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