Dopo avervi segnalato Manù Squillante (cliccate qui per rileggere l’intervista), oggi vi presentiamo Cuspide, attualmente in rotazione radiofonica con “Tutta sola”, il suo nuovo singolo. Conoscetelo meglio nella nostra intervista!
Diego Davide, in arte Cuspide, nasce a Napoli nel Marzo del 1996.
Vive nella città partenopea fino all’età di 22 anni, dove coltiva influenze urban, senza tralasciare la sua vena cantautoriale e l’amore per la scrittura.
In età adolescenziale si avvicina all’urban e alla scrittura, anche grazie alla presenza in famiglia di un artista, Ghemon. Si trasferisce, poi, a Bologna, dove tutt’ora vive in equilibrio tra le due città.
Qui avviene, anche grazie alle svariate frequentazioni con persone provenienti da tutta Italia ed Europa, la contaminazione con generi, quali R&B, funk, soul, jazz e la musica elettronica.
Il suo nome d’arte prende forma dall’assunto algebrico per il quale una cuspide inverte il moto di un curva, cambiando effettivamente la sua direzione. Durante l’adolescenza, colpito da un momento di disequilibrio, l’artista inverte il moto della sua vita proprio attraverso il contatto con la musica, che rappresenta dapprima la cura e poi il mezzo ideale della sua rappresentazione.
Cuspide deriva dal latino “Cuspis, Cuspidis”, che significa letteralmente “Estremità di qualcosa”. La musica come mezzo di cui l’estremità si fa rappresentazione.
«Ciao a tutte e tutti, sono Cuspide ed è un piacere essere qui con voi.»
«La musica è entrata a far parte della mia vita all’età di 17 anni. La scrittura, in realtà, già da prima. Fin da piccolo scrivevo di tutto ciò che mi accadeva intorno, prendevo appunti, scrivevo pensieri. La musica è stata ed è il mezzo per raccontarmi e raccontare ciò che mi circonda.»
«Sicuramente all’inizio, l’esigenza di buttar fuori ciò che scrivevo nella mia intimità, ha avuto un grande boost grazie alla sua presenza artistica. Ero affascinato da tutto quel mondo. Crescendo e, ancora tutt’oggi, ci sono volte in cui ci scambiamo pareri ed opinioni in merito, ascolto con molta attenzione i suoi “consigli” ed è bello così.»
«Non credo ci sia qualcosa che una delle due città dovrebbe imparare dall’altra. Sono due posti abbastanza differenti, nonostante ci siano dei tratti comuni che le uniscono. La vivacità e la passione con cui si vive l’arte, soprattutto, è qualcosa che mi ha aiutato e mi aiuta ad esprimere al meglio sia la mia personalità artistica che la mia persona.»
«L’idea di “Tutta sola” nasce dal racconto di questa ragazza, che al termine di una relazione importante e a tratti dolorosa, sa che dovrà farsi forza per uscire da questo turbinio di emozioni e tornare a vivere la propria vita da sola, per l’appunto.
La produzione è nata con il mio amico nonché produttore Itten: ci siamo trovati subito, la simbiosi tra noi due va aumentando sempre di più e questo grazie anche al nostro ottimo rapporto. Il pubblico mi sta dando molte soddisfazioni, sia quando l’ho fatta live a Napoli, ma anche in altri posti d’Italia. Mi diverte e fa felice quando sento qualcuno canticchiarla, vuol dire che siamo sulla strada giusta.»
«Non sono un portatore di messaggi, mi limito a raccontare storie. Mi piacerebbe che il messaggio fosse diverso rispetto a chi ascolta un brano. Sicuramente per me ha indicato una certa rinascita, e mi piacerebbe che passasse questo.»
«Sicuramente nella mia vita, così come credo un po’ nella vita di tutti, ci sono stati momenti di cambiamento, anche continui, e alle volte anche causati da forze maggiori. Mi identifico nella volontà e nella ricerca della propria essenza partendo da un moto introspettivo verso sé stessi, questo sì.»
«Come ho detto anche durante uno dei miei live, Napoli è il posto dove non so più essere triste. Questa città mi culla sicuramente ogni volta che ci torno, riesce a sorprendermi di volta in volta e questo è un motore importante per chi, oltre alla ricerca di una forma di felicità, ricerca anche un’identità artistica ben precisa e che affonda le sue radici in questa terra.»
«Non ci sono omaggi specifici ad artisti, ma sicuramente delle influenze. Sono onorato di essere accostato seppur minimamente alla sua figura, ma ecco piedi per terra, credo di non essere nemmeno all’1% di quello che è la sua persona e la sua arte. Sicuramente per un figlio di Napoli, Pino ha rappresentato e tutt’oggi rappresenta un grande maestro, e seppure non c’è una volontà ben definita, la reminiscenza è possibile, rientrando nella storia di questa città e della musica italiana e non solo.»
«La sfida di questo singolo, così come quella del progetto che parte già con “Anima Fantasma”, è di far arrivare la mia musica e la mia fusione di generi all’apparenza diversi tra loro. Mi piace sperimentare e giocare con ciò che più mi piace, se poi all’esterno piace anche solo ad una persona io ho già “vinto”.»
«No, continuerò a promuoverla in questo senso, cercando prima di tutto di
suonarla dal vivo. Il contatto con le persone è quello che mi da più soddisfazione ad oggi e spero possa farlo sempre.»
«Come dicevo, c’è un progetto ben definito, che parte con “Anima Fantasma” e passa per “Tutta Sola”, ma non si ferma qui. Stiamo lavorando a nuove cose, e uscirà qualche featuring, probabilmente da qui all’estate. Staremo a vedere.»
Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.
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