Artisti Emergenti

Intervista esclusiva a Nudda & Asteria per il nuovo singolo “Bianco e nero”
Intervista Nudda & Asteria

Intervista esclusiva a Nudda & Asteria per il nuovo singolo “Bianco e nero”

Dopo avervi segnalato Annachiara Cecere (cliccate qui per rileggere l’intervista), oggi vi presentiamo Nudda & Asteria, attualmente in rotazione radiofonica con “Bianco e nero”, il suo nuovo singolo. Conoscetele meglio nella nostra intervista!

Nudda è una delle voci emergenti più interessanti del panorama musicale italiano. Dopo aver partecipato a X Factor 2021, dove si distingue per la sua sensibilità artistica, debutta con il singolo “nonusciraidaqui. Nel 2022 vince la Targa Quirici al Premio Bindi e si classifica terza al Premio George Brassens. Lo stesso anno pubblica il suo primo album “Vedo il mondo un po’ sfocato, superando 1 milione di stream su Spotify, con il singolo “sottosopra“, incluso in Fresh Finds Italia. Nel 2023, il singolo “Tuttalanotte raggiunge oltre 300.000 stream e la porta alla finale di Deejay On Stage, dove apre per Paola e Chiara, Ariete, Alfa e Boomdabash. A Settembre 2023 collabora con chesma nel brano “ventidue, che ottiene un ottimo riscontro su Spotify. Con “Bianco e nero, il singolo che anticipa il suo secondo album, nudda continua a consolidare la sua posizione come una delle nuove promesse della musica italiana.

 

ASTERIA, alter ego e nemesi di Anita Ferrari, ha poco più di vent’anni. Il suo primo album “YACHT CLUB” è stato pubblicato a Giugno del 2024 da Double Trouble Club/Island Records/Universal Music Italia e, attualmente, sta lavorando al suo secondo progetto discografico. La giovane artista bergamasca ha all’attivo già diverse apparizioni live, ha vinto il Premio Bindi e il Premio Nuovo IMAIE . Nel 2023 viene selezionata da Spotify per la terza edizione di RADAR Italia, e viene scelta come Equal Ambassador nel mese di Ottobre. Partecipa ai Tim Summer Hits e ai Radio Zeta Future Hits e come autrice firma il brano “Lontano da qui“, presente nel Clubtape di Elodie.

Ciao ragazze, presentatevi ai nostri lettori.

A: «io sono Asteria, Anita Ferrari all’anagrafe. Dicono di me che sono nata nel ’99, ma sono pronta a smentire per dare spazio alla mia eterna adolescenza (dovrei superarla prima o poi, no?). Faccio musica più o meno ad ogni ora del giorno e della notte da quando sono piccola e non mi ha ancora stancata.»

N: «ciao, sono Giada, in arte nudda, che in sardo significa “niente”. Vengo da una meravigliosa campagna toscana, e ora vivo a Roma. Sono un’appassionata gamer e accanita di horror! E scrivo canzoni da quando ho 14 anni.»

 

Da dove nasce il progetto Nudda & Asteria?

A: «faccio musica da quando sono piccolina, passando attraverso varie fasi, prima musica metal e punk, poi indie pop, per poi arrivare, successivamente, all’Asteria di oggi. Ho conosciuto Nudda attraverso la sua musica, su Spotify, all’uscita di “sottosopra”, brano che ho amato dal primo istante e che mi ha spinta a scriverle su instagram. La collaborazione è arrivata anni dopo, quando abbiamo capito che la nostra “infatuazione” artistica non era solo una cottarella estiva ahahah.»

N: «faccio musica da quando sono piccola, inizialmente chitarra e voce. Non sono proprio un’accanita ascoltatrice di musica, ma del fare musica sì. Ho scritto i miei primi brani chitarra e voce fino ad arrivare alla club più profonda. Strano eh? E così è arrivata la nudda che conoscete. Il racconto di Anita su come i nostri percorsi musicali si siano incrociati è troppo bello per essere eguagliato! Aggiungo solo che è una persona che ho sempre stimato e, quando ci siamo conosciute, ho capito che nella nostra musica c’erano cose simili legate a qualcosa di davvero profondo.»

 

È stato semplice conciliare i trascorsi musicali di ciascuna e creare un’identità comune?

A: «Direi di sì, molto spontaneo e naturale, forse perché partivamo già da un terreno comune fertile di contaminazioni simili, stesse influenze, anche se con due penne parecchio diverse, che hanno arricchito ancora di più il potpourri musicale di entrambe.»

N: «davvero facilissimo, dopo la prima sessione online il brano a un buon 70%
era formato.
È stato bellissimo!»

Intervista Nudda & Asteria
L’utilizzo di strumenti musicali digitali influenza, in qualche modo, il vostro sound?

A: «certamente, parte dell’anima di un brano, forse la più trasversale, è il sound. Credo che senza questi strumenti ogni canzone sarebbe uguale alle altre. Entrambe, inoltre, siamo alla ricerca di suoni sempre nuovi, ma dark e coerenti con il nostro mondo interiore e con i nostri gusti personali che, mai come prima di questa collaborazione, hanno risuonato così in armonia.»

N: «inizialmente sì, ora sono un po’ più presa da altre atmosfere, ma in
maniera nascosta, sicuramente, l’aver studiato chitarra e piano mi aiuta ancora a fare ciò che faccio ora.»

 

Negli anni avete aperto i concerti di Paola e Chiara, Ariete, Alfa e Boomdabash, oltre ad aver vinto diversi premi e firmato alcuni brani, come “Lontano da qui“ di Elodie: che ricordi avete di quegli anni?

A: «nostalgici. No scherzo, era praticamente l’altro ieri. Credo che sentire il Mediolanum cantare “Lontano da qui” sia stata una delle volte in cui ho percepito più forte la potenza della musica e di come mi faccia sentire. È bello pensare che qualcosa che scrivo io emoziona altre persone. E questo mi dà la carica per non smettere e per raccontare sempre storie nuove.»

N: «devo dire che aprire i concerti di artist* di questo calibro è stato molto
bello, vedendo le piazze piene poi! È un super ricordo che porto con me.»

 

Tutte queste esperienze vi hanno aiutato in termini di visibilità?

A: «credo soltanto parzialmente. Penso che, da emergente, abbia aiutato la
mia credibilità verso le persone che già mi conoscevano e gli addetti ai lavori.
Purtroppo, o per fortuna, per guadagnare un pubblico più ampio ci vuole molto tempo e altrettanta pazienza.»

N: «sicuramente ha aiutato!»

Intervista Nudda & Asteria
Arrivando, invece, ad oggi, avete pubblicato “BIANCO E NERO”, il vostro nuovo singolo: come è nata l’idea della sua creazione e produzione? E che riscontro sta avendo col pubblico?

A: «“BIANCO E NERO” nasce in maniera molto spontanea, dopo aver bucato una ruota in autostrada ed essere “arrivata” in ritardo alla nostra prima session online. L’idea era quella di parlare della nostra interiorità simulando una relazione con il nostro io come fosse altro da noi. Ci siamo subito trovate, forse anche in virtù del fatto che c’è grande stima reciproca artistica e personale. Il grosso del pezzo è nato in un giorno, abbiamo poi affinato la produzione, di cui si è occupata Reb, e concluso le nostre strofe.»
N: «concordo su tutto con Anita. La cosa bella è stata quella di identificare
l’ansia con una persona in alcuni passaggi, un po’ come se fosse un TU a cui parlare a 4 occhi dell’effetto che ci fa. È stato derealizzante, ma potentissimo!»

 

Come vi siete comportate nella realizzazione di questo brano? Lo avete composto a 4 mani? Una delle due ha pensato alla melodia e l’altra al testo? O vi siete affidate a qualcun altro?

A: «Reb lo ha prodotto, io e Nudda abbiamo scritto individualmente le nostre strofe e insieme pre ritornello, ritornello e special. C’è stata molta apertura e contaminazione di idee.»

N: «io e Anita lo abbiamo scritto, e Reb lo ha prodotto in parallelo a noi. È stato divertente perchè eravamo su un gruppo su Discord in cui Reb rimaneva nella ‘CHAT PROD’ da sola, e noi eravamo in una ‘WRITING ROOM’ a parte. Ogni tanto la andavamo a sbirciare!»

 

“Uno specchio emotivo, una confessione sussurrata sopra beat
elettronici, dove la deep house incontra un pop essenziale e
modernissimo.” Un po’ lo Yin e Yang della musica?

A: «assolutamente sì, avete centrato il punto. Mi piace citare il pensiero espresso da Gianluca Gotto in un’intervista, in cui sostiene che gli occidentali vedano lo Yin e lo Yang nella dualità e separazione tra bianco e nero ed, invece, il focus sta proprio nella linea che li unisce. Il nostro brano è assolutamente la rappresentazione di bianco e nero, fusi a creare una realtà parziale, non a colori, che vediamo quando le nostre emozioni prendono il sopravvento e ci offuscano la vista.»

N: «Anita ha fatto una perfetta definizione del brano. Anche perchè, in una visuale del genere, bianco e nero sono due antipodi. E quando ci si pensa non si pensa all’immensità dei colori che ci sono, ma a tutte le sfumature di grigio che ci possono essere. È un po’ come se questi due colori rappresentassero gli antipodi di ciò che l’ansia ci provoca. E il mood musicale fa eco a questi estremi.»

Un brano che abbraccia chi si sente perso, in un’epoca in cui si è
sempre più connessi e sempre più soli. Un bel messaggio di speranza…

A: «mi sento ottimista, anche se il periodo storico che viviamo non ci sprona ad esserlo, ma credo si possa abbattere questo grigiore intellettuale soltanto aiutandosi e aiutando, o almeno, per me la musica deve essere questo, a qualsiasi costo.»

N: «la musica, almeno con me, fa un po’ da abbraccio in molti momenti. È
bello se in ‘BIANCO E NERO’ la gente riesca a ritrovarsi e sentirsi capita.»

 

Vi è mai capitato di ricevere messaggi di speranza/aiuto da parte dei vostri fans?

A: «non ho ricevuto “gridi d’aiuto”, ma sicuramente messaggi profondi che
richiedevano grande attenzione. Mi sento di dire che i miei fan mi aiutano molto, a tratti, quando dalle mie stories si evince che non sia una delle giornate più facili da vivere. Spesso, chi ci vede dai social, riesce a captare, se lo lasciamo trasparire, il nostro bisogno di aiuto o anche solo di compagnia e solidarietà.»

N: «a volte è capitato. Ciò che mi piace di più è che molte persone mi
scrivono per informarmi sui ‘successi’ che hanno raggiunto e, allo stesso tempo, per confrontarsi con me. È bello che, da dei brani usciti, persone si rispecchino talmente tanto da decidere di parlare con me del loro vissuto e dei loro dubbi!»

 

“Bianco e nero” è stato inserito nelle playlist editoriali “New Music
Friday Italia” e “Nuovo Pop” di Spotify, “Novità del momento” di
Amazon Music e “Swipe pop” e “New Music Daily” su Apple Music.
Avreste mai pensato di riuscire ad ottenere un risultato simile?

A: «è sempre una bella sorpresa scoprire di avere il supporto di realtà che di musica ci vivono, ma la pubblicazione di un brano e le soddisfazioni che ne conseguono sono anche molto altro.»

N: «il supporto delle piattaforme non è mai una cosa scontata, soprattutto in
un’era come questa in cui esce davvero molta musica e progetti diversi e
interessanti. Ne siamo felici!»

Intervista Nudda & Asteria
In uno scenario dove le classifiche premiano maggiormente gli uomini,
quanta responsabilità sentite nel farvi portavoce di un sesso, ancora, musicalmente debole? 

A: «penso che il cambiamento sia in atto, quindi ci vuole molta costanza e
continua lotta e, chiaramente, supporto, “colla”, tra noi artiste donne.»

N: «è una lotta che è emersa tempo fa e di cui, ora, finalmente inizio a vedere
qualche cambiamento. La cosa che apprezzo di più è quella che molte artiste donne si stiano unendo per lavorare e unire le proprie voci. È una cosa bellissima!»

 

Quali difficoltà avete dovuto affrontare per affermarvi e cosa
consigliereste ad un artista emergente per farsi notare?

A: «consiglierei la cosa più difficile e scontata allo stesso tempo. Sii te stessə e dritti al traguardo. L’unica difficoltà che ho percepito e che percepisco tutt’ora è la paura dell’ignoto: ho un obiettivo davanti e lo vedo chiaramente, solo che la strada per arrivarci è buia e piena di fossi molto grandi, posso contare solo sul mio istinto.»

N: «concordo con Anita. L’essere se stessi aiuta tanto, soprattutto nello
specchiarsi e ritrovare anche la forza di andare avanti e seguire il proprio percorso. È una cosa che aiuta a non perdersi e a scoprirsi sempre di più, una cosa che porta chi fa musica a trovare la propria unicità!»

 

Chi sarebbero state Nudda & Asteria se non fossero diventate delle
musiciste?

A: «io credo che sarei diventata una psicoterapeuta, visto il mio percorso universitario, ma non escludo che avrei potuto seguire una delle mie più grandi passioni e lavorare nel mondo del fine dining.»

N: «un’accanita giocatrice di videogiochi, è una passione che ho da sempre e che continuo a coltivare, tra una session e l’altra!»

 

Lasciateci un’immagine che vorreste venisse subito in mente a chi
pensa a Nudda & Asteria.

A: «io direi un banalissimo, ma incisivo Blu e Fucsia :)»

N: «concordo con Anita, combo perfetta.»

Intervista Nudda & Asteria

Scritto da: Rosaria Vecchio

Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.

Scritto da: Rosaria Vecchio

Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.

Conosci l'Autore

Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.

Categorie

Articoli Recenti

Newsletter

Seguici