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Intervista esclusiva a Leria per il nuovo singolo “Oltre te”
Intervista Leria

Intervista esclusiva a Leria per il nuovo singolo “Oltre te”

Dopo avervi segnalato Camilla Buzzetti (cliccate qui per rileggere l’intervista), oggi vi presentiamo Leria, attualmente in rotazione radiofonica con “Otre te”, il suo nuovo singolo. Conoscetela meglio nella nostra intervista!

Leria è una cantautrice italiana originaria della Puglia, che si è avvicinata alla musica sin da giovanissima. Il suo primo maestro fu suo nonno, a cui dedicò la sua prima canzone, “Dove sei”, scritta all’età di quattordici anni.

 

Ha studiato canto e pianoforte e, nel corso degli anni, si è esibita in locali, piazze e competizioni musicali. Tra le sue esperienze più significative, ricordiamo il “Premio Mia Martini”, dove ha gareggiato con una canzone composta insieme al Maestro Vince Tempera, ottenendo il riconoscimento di “Nuova Immagine della Musica”. Ha anche preso parte a “Campus Band” con il Maestro Mario Lavezzi, SIAE e Corriere della Sera Vivi-Milano, dove il suo brano è stato selezionato tra i cinque finalisti a livello nazionale. Nel tempo, Leria ha approfondito la sua formazione con insegnanti privati e workshop, collaborando con artisti come Silvia Mezzanotte e Grazia Di Michele.

 

Oggi, Leria ritorna sulla scena musicale con una rinnovata ispirazione, pronta a condividere il suo talento e la sua evoluzione artistica.

 

Oltre te” è il suo nuovo singolo, disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica dal 4 Aprile 2025.

Ciao Leria, presentati ai nostri lettori.

«Ciao, grazie mille per l’accoglienza! Sono Leria, una cantautrice pop di origini pugliesi. Con la mia musica spero di trasmettervi un po’ di speranza, anche e soprattutto in quei momenti in cui sembra impossibile riuscire a vedere le cose in maniera positiva.»

 

Sappiamo che ti sei approcciata alla musica fin da giovanissima: ci racconteresti i tuoi primi passi?

«Esatto, ho iniziato a cantare da piccolissima, nel coro della chiesa e nelle recite scolastiche. Ho calcato il mio primo palcoscenico all’età di 11 anni, in occasione di uno spettacolo organizzato dalla mia scuola media. Da quel momento ho capito che la musica sarebbe diventata una parte fondamentale della mia vita, così qualche anno dopo ho cominciato a studiare canto e pianoforte e a partecipare ai primi concorsi canori per farmi conoscere.»

 

Figura importante per i tuoi esordi è stato sicuramente tuo nonno, a cui hai dedicato “Dove sei”, prima canzone che ha richiesto una certa dose di vulnerabilità. Hai mai avuto il timore di metterti a nudo sia come artista che come persona?

«A volte ho un po’ paura di essere giudicata, soprattutto perché nella vita mi sono sempre sentita sbagliata. Dato che nelle mie canzoni sono me stessa al cento per cento, mi capita di chiedermi cosa possa pensare la gente di me, però il timore passa subito, perché la musica è l’unico modo che ho per esprimermi sentendomi a mio agio. E di persone che non hanno condiviso le mie scelte, sia artistiche che personali, ne ho incontrate. Da questo punto di vista posso dire di essermi fortificata.»

Intervista Leria
Crescendo, poi, hai iniziato ad esibirti nei locali, nelle piazze e competizioni, oltre ad aver approfondito la tua formazione. Qual è l’esperienza o l’evento a cui sei maggiormente legata?

«Sono legata a tutte le esperienze che ho vissuto, ognuna ha avuto la sua importanza. Se devo ricordare un evento in particolare, direi quello a Sanremo durante la finale del Festival nel 2017. Ero lì col Maestro Vince Tempera e altri ragazzi per cantare durante uno spettacolo organizzato in una delle piazze principali. La magia che si vive in quel periodo è indescrivibile.»

 

E qual è oggi la chiave di lettura del tuo percorso artistico? Hai mai valutato l’idea di partecipare ad un talent?

«Ho fatto i provini per Amici quando avevo 18 anni. Sono arrivata all’ultima fase e non mi hanno più chiamata. Poi ho abbandonato l’idea dei talent perché mi si sono presentate altre opportunità ed ero molto focalizzata sul percorso che stavo facendo. Oggi mi ritengo soddisfatta delle esperienze fatte e dei progetti attuali.»

 

Lo scorso 4 Aprile hai pubblicato “Oltre te”, il tuo nuovo singolo: come è nata l’idea della sua creazione e produzione? E che riscontro sta avendo col pubblico?

«Questo brano è partito da una melodia che avevo in testa e non mi ha dato tregua per giorni. Dopo un po’ è diventata il ritornello di “Oltre te”. Ho avuto così l’occasione di tirar fuori delle emozioni che erano incastrate dentro di me da un po’, grazie anche all’aiuto del mio produttore Davide Gobello, che ha fatto un lavoro immenso per rendere questo singolo proprio come l’avevo in mente. Sono felice che al pubblico stia piacendo, ho ricevuto commenti molto belli, sia sul testo che sulla struttura e produzione. C’è chi ha definito “Oltre te” più di una canzone, per il messaggio che trasmette. Sono molto fiera di questo.»

“Oltre te” racconta la sofferenza e la crescita personale derivanti dalla fine di una relazione che, inizialmente, sembrava perfetta. Qual è stato l’incipit emotivo che ti ha spinto a scrivere questa canzone?

«Quando scrivo, parto sempre dalla mia esperienza personale e, anche questa volta, ho trasformato il mio dolore in musica. Volevo trasmettere l’insegnamento che ho appreso in prima persona: il dolore non deve essere visto per forza come qualcosa di spiacevole, ma anche come un’opportunità di crescita e di rinascita. Nel mio caso è stato proprio così.»

Com’è stato descrivere qualcosa di così intimo e viscerale?

«Liberatorio, come tutte le volte. Questi sono i momenti in cui ringrazio di avere la musica.»

 

Se dovessi tramutare il brano in un’immagine, quale sarebbe e perché?

«Un calice di vino rosso, che poi è l’immagine presente nella copertina del singolo, perché rappresenta il momento in cui, davanti a quel calice, le due persone protagoniste condividono gusti, passioni e momenti felici. E poi, qualche tempo dopo, litigi e dolore. A quel punto il calice si distrugge in tanti frammenti.»

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Ti è mai capitato di scrivere una canzone che aiutasse ad andare “Oltre te”?

«Certo! Grazie per questa domanda, perché mi dà la possibilità di citare una mia canzone che non ho ancora pubblicato ufficialmente, ma solo con un video sul mio profilo Instagram: si chiama “Va bene così” e l’ho scritta qualche giorno dopo la fine della mia relazione, ancora prima di “Oltre te”. Con quel brano volevo esprimere il dolore che provavo in quel momento, ma in realtà sono venute fuori tante altre cose, che ho visto per la prima volta. La mia sofferenza in quel periodo andava ben oltre la fine di un amore, coinvolgeva una serie di cose che solo con la musica ho potuto scoprire.»

 

A proposito di nuovi singoli, cosa succede generalmente dopo la pubblicazione di un brano? E come farlo sopravvivere nel lungo periodo?

«Dopo la pubblicazione di un brano si vive un mix di emozioni. Speri che tutto il lavoro svolto sia servito a qualcosa, che la tua musica arrivi al pubblico nel modo in cui vorresti. C’è ansia, ma anche tantissimo entusiasmo. Adrenalina a mille, una gioia immensa. Far sopravvivere un singolo nel lungo periodo è complicato, soprattutto al giorno d’oggi, perché si produce e si pubblica ogni giorno tantissima musica, per cui le persone hanno una marea di proposte artistiche tra cui scegliere. Però si può fare in modo che la propria canzone rimanga il più possibile nella mente e nel cuore degli ascoltatori e, secondo me, il modo migliore per farlo è mostrarsi sempre veri, autentici.»

 

Dal punto di vista comunicativo, è mai cambiato il tuo modo di promuovere la musica?

«L’esperienza mi ha sicuramente insegnato tanto, col tempo ho avuto modo di correggere i miei errori, anche grazie ai consigli di chi lavora con me.»

 

“Oltre te” rappresenta il terzo capitolo della tua svolta personale e artistica, il brano in cui hai voluto sperimentare uno stile diverso dal solito, mettendo in primo piano il dolore, senza mai la paura di affrontarlo. Cosa ci dobbiamo aspettare dal tuo futuro percorso artistico?

«Sto lavorando a un progetto un po’ particolare, al quale tengo tantissimo. Non posso svelare nulla, solo che ci sarà tanto di me e sarà una vera sorpresa.»

Scritto da: Rosaria Vecchio

Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.

Scritto da: Rosaria Vecchio

Rosaria Vecchio, creatrice di Pillole di Musica Pop, un piccolo spazio per gli amanti del pop, dove poter parlare di musica a 360°, senza particolari limiti o censure.

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